Gli italiani comprano ormai sempre di più online: il 2019, infatti, ha visto un incremento del 15% rispetto allo scorso anno di acquisti fatti attraverso la rete. E se il settore di informatica ed elettronica su conferma sempre come uno dei più performanti – con una crescita del +18% e un valore complessivo di oltre 5 miliardi di euro – tra i settori emergenti non è possibile sottovalutare il vero e proprio boom avuto dal Food & Grocery. Stiamo parlando infatti, secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce del Politecnico di Milano, di un settore che ha visto nell’ultimo anno una crescita pari al +39% arrivando a un valore di 1,6 milioni e in cui sembra avere un grosso potenziale la vendita di vino attraverso i canali online. L’infiltrazione del web sugli acquisti in piccola quantità ha superato, quest’anno, il 7% (6% per i prodotti, 11% per i servizi) avvicinandosi alle stime registrate in altri paesi come Regno Unito, Francia e Germania.
La crescita del vino nel settore dell’e-commerce
Il settore enogastronomico, nonostante sia ancora secondario rispetto all’insieme, è sicuramente uno di quelli più in movimento per quanto riguarda l’acquisto e il commercio online. Nel 2017 ha registrato infatti solo online vendite per un totale di 849 milioni di euro, di cui una piccola ma dinamica parte, secondo le stime rilevate dai maggiori portali europei di e-commerce, è costituita dalle vendite di vino che segna un +11%. Ma chi sono i compratori di vino online? Attualmente i consumatori di vino in Italia sono per il 75% over 40, ma secondo le proiezioni future non vi è dubbio che nel nostro paese, così come nel resto d’Europa, i futuri acquirenti saranno i giovani e in particolar modo le donne. In effetti, recenti indagini indicano come il 37% di coloro che acquistano oggi vino online siano donne under 35.
Proprio per questo e per la sempre maggior importanza che in queste fasce d’età gioca lo smartphone, si pensa che questo rivestirà in futuro un ruolo fondamentale nella fase di decisione dell’acquisto online. Infatti, secondo un’analisi condotta da Netcomm con Diennea, già in questo momento lo strumento più efficace per conquistare un cliente e fargli acquistare un determinato prodotto attraverso e-commerce sono email, notifiche via app e sms in generale: ben il 22% delle vendite e acquisti sono il risultato di questo strumento di marketing.
Il dominio di Tannico sulla concorrenza
Questo settore in Italia ha inoltre visto negli ultimi anni imporsi sulla concorrenza, con quasi 15 milioni di ricavi nel 2018, Tannico, che si piazza al primo posto nella classifica delle maggiori piattaforme italiane dedicate all’e-commerce di vino e spiriti triplicando addirittura il fatturato della seconda arrivata. Una leadership, questa, che sembra destinata ad aumentare, perché mentre altre aziende lavorano quasi esclusivamente inquadrando il commercio online in un quadro di business più ampio e puntando sull’internazionalizzazione, Tannico invece punta a una crescita più ampia basata su una raccolta di ben 8 milioni di euro da fondi e investitori. In questo modo, l’azienda guidata da Marco Magnocavallo ha visto lievitare a 2500 il numero di cantine collaboratrici e, con esso, anche il numero persone giunte a cercare i propri vini rossi on line su Tannico da ben 20 paesi nel mondo, arrivando con l’ultimo esercizio a vendere circa un milione di bottiglie. Il segreto di tanto successo, secondo il fondatore, sta proprio nella quantità di etichette disponibili sul portale, accompagnate da interviste e approfondimenti volti a rendere il consumatore più consapevole su quanto sta comprando. Sebbene quindi sia sempre presente la consapevolezza della scarsa penetrazione che ha nel commercio online il mondo del vino, secondo Magnocavallo sarà proprio questo percorso di crescita pensato per il suo sito a portare sempre più acquirenti al suo e-commerce.
Scarsa penetrazione, quindi, ma altissimo potenziale: proprio su questo si sta basando attualmente la scommessa di Tannico.