Chieti. Il Ministero dell’Interno ha risposto, nel pomeriggio, con il sottosegretario Carlo Sibilia, nella Commissione Affari Costituzionali, all’interrogazione del deputato abruzzese Camillo D’Alessandro sul caso di Villa Santa Maria, dove è recentemente riapparsa una scritta degli anni ’40 inneggiante al duce. Il sottosegretario ha precisato che “sull’intera vicenda sono in corso approfondimenti da parte degli organi competenti”.
Questo il commento di D’Alessandro: “Il sottosegretario, nella sua risposta, non ha fatto altro che riportare i fatti noti, ribadendo l’intenzione del Governo a contrastare e prevenire comportamenti illeciti di gruppi e di fazioni che si ispirano ai principi del nazifascismo e della discriminazione razziale. Chiaramente non è questo il caso. Il punto è la cessione allo sdoganamento che tende a sminuire il valore simbolico di un marchio della propaganda fascista che non ha nulla a che fare con opere o arredi dell’era fascista, a tal punto, secondo il sindaco, da auspicare che per Villa Santa Maria possa essere addirittura un attrattore turistico. Continuerò a seguire la vicenda avendo reso noto il sottosegretario che ci sono approfondimenti in corso. All’esito vedremo se in aula riterrà di rispondere il ministro Salvini nel caso sia necessario”.