Popoli. “Il Movimento è rimasto molto deluso dall’esposizione del Piano Sanitario fatto dall’Assessore Nicoletta Verì. Dagli incontri avuti, sia all’Ospedale di Popoli sia presso l’assessorato, era emersa la volontà, da parte dell’Assessore, di dare corso all’alta Specialità in Riabilitazione, al potenziamento dei reparti esistenti ed all’ attesa convenzione universitaria.” ha iniziato così Luigi Liberatore, portavoce del Movimento “Avanti tutta” per la salvaguardia dell’Ospedale di Popoli.
“Nulla di tutto ciò invece è riportato nel Piano. Considerato che l’alta Specializzazione in Riabilitazione è prevista (ma mai realizzata) da sempre, cosa aggiunge la Verì per Popoli? Nulla. Sbalordisce anche il silenzio del Presidente della Regione Marsilio che, durante la sua campagna elettorale, aveva firmato e condiviso il documento che il nostro movimento gli aveva sottoposto. Dal Piano di riordino della Verì si evince che si depotenzieranno ancora i piccoli ospedali che, nonostante le stangate del precedente Assessore e dei suoi Direttori Generali, hanno continuato a dare la loro assistenza alla popolazione anzi, recentemente, hanno dovuto sostenere quell’assistenza che l’Ospedale di Pescara frequentemente non è riuscito a dare. Per non dire, invece, di piccoli ospedali, praticamente già chiusi, che dovrebbero essere potenziati.” ha continuato Liberatore.
“E’ chiara la volontà di chiudere l’Ospedale di Popoli, che tanto fastidio ha sempre dato alle cliniche private, è chiara la volontà di sfornire la popolazione del Centro Abruzzo di assistenza sanitaria; infatti si proroga il punto nascita a Sulmona ma si declassa poi tutto l’Ospedale in modo che non potrà comunque, in futuro, supportare lo stesso punto nascita.
Si cerca di indorare la pillola a Popoli con la Riabilitazione, certamente gradita, ma promessa da tutti gli assessori alla sanità da più di un lustro senza alcun progresso. Non si ha, come non la si è avuta in passato, una visione razionale della sanità abruzzese, riemergono i soliti problemi di sempre, i campanilismi, le esigenze politiche, i bilanci da pareggiare, ecc. La Sanità non si governa né con il pallottoliere, né nelle sedi dei partiti, il Movimento, se nulla cambierà, chiamerà tutti i cittadini a tornare in piazza.” ha concluso il portavoce del Movimento.