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Ridefinizione della rete ospedaliera, Mariani: documento pieno di contraddizioni, tante promesse tradite

Giulia Antenucci di Giulia Antenucci
26 Luglio 2019
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L’Aquila. “La dura realtà, che deriva dall’essere maggioranza, è ancora più difficile da digerire quando si scontra con le facili promesse fatte nel momento elettorale”. Con queste parole esordisce il consigliere Sandro Mariani al termine della seduta della V Commissione Sanità che si è riunita ieri all’Aquila con l’audizione dell’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, del direttore del dipartimento Sanità Angelo Muraglia e del direttore dell’ASR Alfonso Mascitelli. Oggetto della seduta era la discussione preliminare del piano di “Ridefinizione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015” (il cosiddetto Decreto Lorenzin) che la Regione intende presentare al tavolo di monitoraggio ministeriale di fine Luglio.

“E’ stata una discussione a tratti difficile”, spiega il consigliere del centro sinistra, “il documento ci è stato consegnato solo all’inizio della seduta senza aver avuto modo di poterlo leggere in anticipo. Tuttavia è saltata immediatamente all’occhio la differenza rispetto a bozze pubblicate dalla stampa regionale nella giornata di ieri: sono sparite le tabelle di dettaglio sulla dotazione di reparti dei singoli ospedali”.

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“Su stessa ammissione dell’assessore Verì questo aspetto sarà oggetto di un ulteriore documento separato”, precisa Mariani, “una non scelta che rinvia ulteriormente nel tempo la decisione sul destino di alcuni presidi” ha chiosato il consigliere teramano facendo riferimento, nel suo intervento, in particolare al destino dei cosìdetti P.O. di Base come Giulianova, Atri e Sant’Omero.

“E’ un documento pieno di contraddizioni e alcune risposte me ne hanno dato conferma”, sottolinea il consigliere, “scrivono del potenziale ritorno all’idea della ASL unica regionale salvo poi rispondere, su specifica domanda, che tale evenienza ad oggi risulta completamente scongiurata, oppure viene scritto che Pescara e L’Aquila saranno sede di neurochirurgia come ospedali HUB ma allo stesso tempo l’assessore Verì, oralmente, ha affermato che non è ancora deciso se questa sarà tolta da Teramo dove oggi rappresenta uno dei suoi fiori all’occhiello. Sintomatica della confusione che regna è anche la situazione dell’Ospedale di Giulianova: mentre la Lega giuliese vota in Consiglio Comunale per richiedere il DEA di 1 livello la Lega Regionale lo classifica come P.O. di base con servizi che, da indiscrezioni, dovrebbero essere notevolmente ridotti” continua nella sua analisi il capogruppo di Abruzzo in Comune.

“Un piano stilato in fretta per presentarsi con i “compiti in ordine” al Ministero a fine luglio”, prosegue, “ma che non fa scelte precise e non da risposte concrete: nessuna idea, ad esempio, su come fermare l’emorragia di mobilità passiva verso le Marche ma addirittura un impoverimento dei servizi sanitari teramani. E’ un piano che disegna, nei fatti, una Regione a due velocità: da un lato il DEA funzionale di II livello ben dettagliato nell’area di Chieti – Pescara con dipartimenti interaziendali e dall’altro un’idea, ancora tutta da definire e al vaglio di una commissione ad hoc riunita solo due volte dall’inizio della legislatura, di DEA funzionale di II livello tra L’Aquila e Teramo. Presentare un riordino della rete in maniera così approssimativa genererà un ulteriore allargamento del gap tra la sanità teramana e quella pescarese – chietina: d’altronde lo stesso assessore ha affermato che, a causa del Gran Sasso, il DEA di II Livello AQ-TE sarà una prospettiva difficile da raggiungere”.

“Abbiamo bisogno di risposte certe”, conclude Mariani, “il precedente governo regionale ha tirato la Regione fuori dalle paludi del commissariamento, facendo notevoli sacrifici e rimettendo in ordine situazioni gestionali caotiche da decenni. Oggi viene il tempo delle scelte che rimarranno tali per i prossimi 50 anni: è necessaria la concretezza di una proposta sanitaria che salvaguardi realmente il diritto alla salute dei cittadini teramani. Adesso finalmente scopriremo se i canti delle sirene elettorali diventeranno realtà o rimarranno un’illusione che condurrà le aspettative legittime dei cittadini elettori ad infrangersi sugli scogli delle promesse tradite”. Mariani ha altresì annunciato che, nelle prossime settimane, intenderà promuovere una serie di incontri tematici con i portatori di interesse del mondo della sanità al fine di approfondire quanto discusso in sede di Commissione Consiliare.

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