L’Aquila. Fulgenzio Ciccozzi è nato a Roio Piano, una delle quattro frazioni aquilane che tra pendii e vallate forma i territori di Roio. Ama da sempre il suo paese e la sua storia e li ha sempre difesi, soprattutto dopo le distruzioni e le difficoltà sorte con il terremoto tra la sua gente. Ieri, nel presentare il suo primo libro “Rojo Historia, storia, tradizioni, cronache, documenti, origini dei cognomi e immagini”, ha parlato con orgoglio di un lavoro immane, di oltre quattrocento pagine, che ha l’ambizione di preservare e di trasmettere ai posteri le storie e la memoria della comunità roiana.
Alla presentazione, avvenuta nel centro di aggregazione di Santa Rufina, anche il caporedattore del Centro Giustino Parisse.
Un campo arato con lo sfondo dell’ Università sulla copertina e la facciata di Santa Maria Annunziata di Roio Colle sul retro rappresentano ciò che l’autore ha voluto descrivere nella sua opera: la fatica del lavoro, la cultura e la spiritualità di queste terre. Un millenario ed affascinante mondo rurale che riemerge nei proverbi, nelle feste di paese ed in credenze antichissime.
Sfogliando il libro, tra le foto riscoperte e le illustrazioni degli artisti locali Luciano Lucente e Callisto Di Nardo, rivivono ricordi lontani, di un passato che seppur tramontato, vive ancora nella memoria delle persone; dalla transumanza alla fatica dei campi fino all’affascinante figura di San Franco, amante di Dio e della natura in tutte le sue manifestazioni, quasi un San Francesco nostrano. Eccezionale il meticoloso studio di tutti i cognomi del paese e delle loro origini nell’ultima parte del libro.
Ci si sorprende di quanto la curiosità e la passione possano spingere un uomo ad una ricerca di quindici anni, in un’infinità di documentazioni e testimonianze. L’opera di Fulgenzio Ciccozzi è una preziosissimo documento non solo della storia di Roio, ma di tutto il capoluogo: non un libro “da leggere sotto l’ombrellone”, ma una sorta d’ enciclopedia da consultare ogniqualvolta si avrà il desiderio di conoscere qualcosa del proprio passato, per non dimenticare chi siamo.
In una modernità che spazza via ricordi e tradizioni in nome del progresso, libri come “Rojo Historia” divengono i baluardi dell’identità e della memoria collettive. Diego Renzi