L’Aquila. Il processo che porta più autonomia alle regioni “deve necessariamente coinvolgere tutti i soggetti istituzionali”.
Così il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, in un’intervista in cui ribadisce di essere d’accordo con la riforma “se si punta a un dimagrimento delle funzioni dello Stato, ma questo non può avvenire a vantaggio di alcuni e a danno di altri”.
Il presidente di regione non ha una posizione pregiudizialmente contraria sul tema: “Se l’autonomia di alcune regioni si fa in danno di altre allora non sono d’accordo. Ma è già tutto scritto nella Costituzione e nella legge 42 del ’99 sul federalismo fiscale. I paletti ci sono, basta rispettarli, nel solco del principio solidaristico e dell’unità nazionale”.
Marsilio, poi, concorda con il mantenimento della funzione statale per l’assunzione dei professori. Sul potenziale pericolo che non venga alimentato il fondo perequativo dal quale oggi attingono le regioni più povere, dice: “Non mi risulta che ci sia questa volontà, al di là della propaganda che ho sentito ai tempi dei referendum. Se fosse così, però, sarebbe un’autonomia davvero inaccettabile”.