Chieti.Il Tribunale Amministrativo Regionale non ha concesso la sospensiva per le nuove concessioni ad Ortona, giudicando sufficienti le stringenti prescrizioni imposte dalla Sovrintendenza dopo le prime preoccupazioni espresse da associazioni, cittadini e movimenti.
“Ovviamente le decisioni dei giudici si rispettano ma appare sorprendente leggere che le misure imposte dalla sovrintendenza coprono anche le esigenze del Fratino”, si legge in una nota a firma del “Movimento Dune Bene Comune, “visto che la Soprintendenza si occupa espressamente di paesaggio e non di biologia ed ecologia dell’avifauna e che è mancata del tutto del tutto la procedura di legge specifica (chiamata Valutazione di Incidenza Ambientale, DPR 357/1997) per l’incidenza sulla specie su cui, tra l’altro, non è competente la Sovrintendenza ma i comuni e la regione. Nell’ordinanza non c’è neanche un accenno a questa procedura, nonostante l’abbia richiesta la stessa regione per iscritto”.
“Ad esempio”, continua la nota, “la Soprintendenza è intervenuta, dopo i primi interventi di associazioni, cittadini e movimenti, sulla tutela delle dune ma il Fratino si alimenta principalmente sul bagnasciuga e la procedura di legge avrebbe dovuto indagare sugli effetti delle concessioni non solo sui punti in cui la specie depone fisicamente le uova ma anche dove mangia visto che le norme europee impongono la tutela a 360 gradi della specie”.

