L’Aquila. Riparte l’azione amministrativa per aggiornare il piano regolatore generale dell’Aquila, datato 1979, un nuovo strumento atteso da anni, ritenuto indispensabile in un territorio profondamente cambiato dal sisma del 6 aprile 2009. Lo hanno reso noto in una conferenza stampa il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, e dall’assessore alla Pianificazione, Daniele Ferella, i quali hanno annunciato che il nuovo Prg sarà pronto entro la fine del suo mandato, nel 2022. L’amministrazione di centrodestra ha nominato il gruppo di lavoro: sarà ancora l’architetto Daniele Iacovone, già consulente della precedente maggioranza targata centrosinistra, a coordinare il gruppo interno alla macchina comunale, al suo fianco l’avvocato Paolo Urbani, docente universitario di diritto urbanistico, anche lui confermato. A lavorare al Prg, a titolo gratuito, ci sarà una task force composta da rappresentanti di tutti gli ordini professionali, i cui responsabili sono intervenuti all’incontro. L’ufficio comunale del Piano sarà composto da personale dell’ente guidato dal dirigente del settore Domenico De Nardis.
“Non sarà un piano espansivo”, ha sottolineato Ferella, “si minimizzerà il consumo di suolo. Massima attenzione sarà data alla zonazione sismica, ed ad ottobre l’Ingv ci consegnerà uno studio aggiornato. Le frazioni andranno poi valorizzate, evitando il loro spopolamento. Ci sarà una visione ampia, in dialogo con gli altri territori limitrofi”. “Con il Prg siamo in ritardo di 10 anni”, ha spiegato Biondi, “se c’è un peccato originario da cui discende la confusione attuale che vive la città va rintracciato proprio nel non aver saputo cogliere le opportunità di uno strumento, il piano di ricostruzione, che poteva rivelarsi utile, in particolare per le periferie e il territorio circostante; purtroppo, ci si è piegati alla logica del com’era e dov’era, di certo più veloce e semplice ma meno fruttuosa. Inutile guardare al passato, però: dobbiamo volgere lo sguardo al futuro tenendo conto che sono cambiati gli interessi e le necessità della comunità e, così, gli strumenti di programmazione”. Entro l’anno, è stato annunciato, si potrà avere già un piano stralcio, per alcune aree importanti della città. Nodo da risolvere è cosa fare dei quartieri post-sismici del progetto C.a.s.e. e M.a.p. e delle centinaia di casette “fai da te”, nell’ambito di una nuova pianificazione urbanistica. La maggioranza dell’ex sindaco Massimo Cialente del Pd, era riuscito ad approvare in Consiglio, nel marzo 2017, poco prima del voto, il documento preliminare. “Abbiamo scelto la continuità, evitando l’ennesimo cambio della squadra”, ha spiegato Ferella a proposito della conferma dei due consulenti, “con il rischio di dilatare ulteriormente i tempi”.

