L’Aquila. Acqua e bosco possono contribuire, con una gestione oculata e strategica, al rilancio dei territorio del sisma, e non solo. E’ quanto emerso oggi pomeriggio dal seminario “Acqua e bosco opportunità di rinascita”, promosso da Coldiretti Abruzzo nell’ambito della manifestazione “L’Aquila made in Italy: valori e progetti dieci anni dopo il sisma” che ha aperto i battenti oggi a Piazza del Duomo del capoluogo regionale. Al seminario hanno partecipato il presidente nazionale di Federforeste Gabriele Calliari, il colonnello Gualberto Mancini comandante del Gruppo Carabineri Forestali Teramo, il direttore nazionale dell’Anbi Massimo Gargano, l’assessore regionale alle politiche agricole Emanuele Imprudente e il presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio con la moderazione di Elisa Cerasoli. Una tavola rotonda per focalizzare l’attenzione su due risorse ancora troppo sottovalutate che possono essere volano della ripresa economica del territorio. In riferimento al “bosco”, è stata approfondita la normativa relativa al testo unico forestale, approvato nel 2018: una nuova disciplina organica per la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale nazionale (12 milioni di ettari) con l’obiettivo di promuovere una corretta gestione attiva, la cosiddetta “coltivazione” del bosco, propedeutica alla tutela dei valori ambientali, paesaggistici, socio-culturali ed economici del patrimonio boschivo, nonché al recupero ecologico e produttivo dei terreni degradati ed abbandonati, alla sicurezza idrogeologica, alla prevenzione degli incendi ed allo sviluppo socioeconomico ed occupazionale delle aree montane e delle filiere produttive.
“Si tratta”, dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio, “di una importantissima opportunità che, se ben condotta, potrebbe contribuire fattivamente alla gestione del territorio in termini di miglioramento dell’economia e, in via generale di rinascita sia a livello nazionale che a livello regionale, visto che in Abruzzo la superficie boschiva ricopre il 41% della superficie regionale – pari a 400mila ettari – con un potenziale indotto che potrebbe avere importanti e positive prospettive sull’economia. Purtroppo anche nella nostra regione è finora mancata l’opera di prevenzione nei boschi che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati vere giungle ingovernabili”. “Siamo di fronte all’inarrestabile avanzata della foresta”, aggiunge, “che senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza anche perché per effetto della chiusura delle aziende agricole, i boschi si trovano spesso senza la presenza di un agricoltore che possa gestirli”.
“Per difendere il bosco abruzzese ed italiano”, precisa Coldiretti Abruzzo, “occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli soprattutto nei territori che sono stati colpiti dal terremoto”. Nel corso del seminario sono emerse anche le opportunità collegate ad una strategica gestione dell’acqua, che rappresenta un bene primario per la produzione alimentare e per l’economia in genere ma deve fare i conti, oggi, con problemi climatici (aumento della stagione siccitosa ma anche dei fenomeni alluvionali) e strutturali. “Atteso che non si può fare a meno di acqua”, aggiunge il presidente Coldiretti Abruzzo Di Primio, “è necessario trovare nuovi strumenti per valorizzare questa risorsa, mettendo in campo ogni possibile strategia per razionalizzare e rendere più efficiente la gestione delle acque sia da un punto vista irriguo che dal punto di vista energetico”. Da qui per esempio il protocollo d’intesa siglato a livello nazionale da Terna, Coldiretti e l’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e Acque irrigue (Anbi) per ottimizzare l’uso dell’acqua anche in condizioni di scarsità, individuando bacini e invasi già esistenti che hanno bisogno di essere adeguati alle nuove necessità o ammodernati per garantirne una migliore efficienza. Obiettivo ultimo è introdurre anche nell’acqua un meccanismo circolare, attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili e lo stoccaggio dell’acqua piovana. Va infatti evidenziato che l’energia idroelettrica è tra le fonti rinnovabili l’unica programmabile, dunque l’ottimizzazione dei bacini idrici e l’individuazione degli invasi più utili al dispacciamento possono giocare un ruolo per la stabilità e la sicurezza del sistema elettrico del paese. “Fondamentale in tal senso, una riqualificazione dei Consorzi di Bonifica anche a livello regionale”, sottolinea Coldiretti Abruzzo, “che devono essere i principali gestori delle opportunità collegate alla valorizzazione del bene idrico”.
Domani, seconda giornata di manifestazione, sarà invece dedicata al rapporto tra cibo e salute. La giornata sarà caratterizzata alle ore 11.00 dal seminario “La filiera della salute: come il cibo migliora la vita” al quale parteciperanno, dopo i saluti del vicesindaco Raffaele Daniele, il presidente dell’ordine dei medici Maurizio Ortu, la presidente del corso di laurea in medicina e chirurgia dell’Università dell’Aquila Leila Fabiani, Cinzia Coduti dell’area Ambiente e territorio della Confederazione nazionale Coldiretti, Giustino Orlando del corso di laurea in farmacia dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, il presidente di Indagini 3 Centro consumatori Rosario Trefiletti, il comandante dei Nas Domenico Candelli, il presidente di Coldiretti Pensionati Abruzzo Romeo Pulsoni, oltre al vicepresidente nazionale di Coldiretti David Granieri, l’assessore regionale alle politiche agricole Emanuele Imprudente e la responsabile di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo Antonella Di Tonno con la moderazione di Francesca De Paulis, del Dipartimento di igiene e sanità pubblica della Asl1.
“Un momento di riflessione sul valore del cibo e su come possa influire sulla salute umana”, dice Romeo Pulsoni, medico e Presidente di Coldiretti Pensionati Abruzzo, “si tratta di un legame che chiama in causa necessariamente il made in Italy italiano e il grande valore in esso contenuto”. Nel corso del convegno verranno anche resi noti i dati sugli allarmi alimentari e come contrastarli. E, contemporaneamente, sempre in Piazza del Duomo, l’iniziativa Salute in – forma nell’ambito del progetto nazionale Salute in piazza della Fondazione Enpam, promosso in Abruzzo insieme all’Ordine dei medici e degli odontoiatri dell’Aquila con la partnership, tra gli altri, di Coldiretti Abruzzo.
Domani alle 16.00, nella tensostruttura allestita in piazza del Duomo, seminario su “Il clima pazzo: la gestione del rischio in agricoltura tra strumenti diretti ed indiretti” in cui verranno approfondire le conseguenze dei cambiamenti climatici e i maggiori rischi che devono affrontare i giovani imprenditori agricoli collegati alla gestione aziendale. Sono previsti interventi di Albano Agabiti presidente Asnacodi, Fabio Colonna Direttore del consorzio agrario del Centrosud, Giuseppe Scorrano Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo, ed Emanuele Imprudente assessore regionale alle politiche agricole. Alle 20, invece, nell’area “L’Amatriciana in piazza”, terzo tempo con i rugbisti del Torneo Touch Quarti aquilani.