L’Aquila. «Con l’approvazione in Consiglio regionale delle modifiche alla legge regionale di “Istituzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza” abbiamo migliorato la norma del 2018 nel senso che sono stati indicati dei requisiti puntuali e specifici che debbono possedere i candidati alla nomina di Garante. Sono tra i proponenti della legge che riduce il gap rispetto alle altre regioni d’Italia – ha detto Roberto Santangelo vice presidente vicario – che ritengo rappresenti una ulteriore attenzione nei confronti dei più indifesi a tutela dei loro interessi.
Ora per rivestire la carica di Garante bisogna essere in possesso di specifica laurea in discipline giuridiche o umanistiche con competenze giuridico-amministrativa in materie concernenti i diritti dei minori, le problematiche dell’età evolutiva e la famiglia, inoltre, deve possedere un’esperienza almeno quinquennale nel campo a sostegno dell’infanzia, della prevenzione del disagio e dell’intervento sulla devianza minorile.
Sarà il Consiglio Regionale a fornire un adeguato supporto con proprie strutture per assicurare lo svolgimento degli importanti compiti a cui sarà chiamato a rispondere il Garante. La compresenza nello stesso Ente anche degli uffici del Difensore civico, nel rispetto delle rispettive competenze, permetterà forme di collaborazione su situazioni di comune interesse. L’approvazione all’unanimità della presente proposta – ha concluso Santangelo – è la dimostrazione come la problematica sia particolarmente sentita da tutti i Consiglieri regionali e l’auspicio è che finalmente la regione Abruzzo possa dare piena attuazione alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».