Tagliacozzo. “Sono nato in una paese alla periferia di Palermo dove le persone indagate o arrestate per mafia erano la maggior parte del paese, compresi alcuni miei parenti diretti” ha iniziato così il suo panel Ismaele “La Vardera”, giornalista e Iena che ha parlato deI confine del giornalismo tra realtà e finzione tv. La Vardera è stato protagonista di un caso unico nel suo genere, il quale lo ha visto impegnato per mesi come candidato sindaco della città di Palermo. La sua non era però una vera candidatura ma un’inchiesta giornalistica, “Registrare con le telecamere nascoste gli incontri con i mafiosi che mi proponevano i pacchetti di voti è stato un grosso rischio. Non ho iniziato questa ricerca con lo scopo di farne un documentario, semplicemente volevo far vedere la politica dall’interno”- ha continuato La Vardera- ” mostrare questo documentario su Italia 1 e adesso vederlo nei film festival mondiali è una grande soddisfazione”.
Oggi Ismaele è tornato a far parte della redazione delle Iene e continua a fare ricerca su tematiche di attualità. “Spesso capita che vengano persone in redazione con video scioccanti: preferiscono affidarsi a noi che non alle forze dell’ordine, anche se non sempre riusciamo ad aiutarli”.
“Oggi noi giornalisti siamo particolarmente esposti e sinceramente se mio figlio mi dicesse di voler fare il giornalista non saprei cosa rispondere. Siamo senza protezioni”