L’Aquila. “La vera notizia è che la nuova legge sui trabocchi andrà in Aula solo grazie alle opposizioni che hanno sbloccato i lavori in Commissione che altrimenti rischiavano di rimanere ingessati a causa della ripetuta assenza della maggioranza”. Il commento arriva dai consiglieri DEM in commissione, Silvio Paolucci e Antonio Blasioli. Con 15 voti favorevoli e le 13 astensioni è stato infatti possibile approvare la norma emendata. Il PD sin dall’inizio dell’iter della proposta di legge ha dimostrato la volontà di contribuire attivamente al miglioramento del testo.
“Questa legge che a parole è prioritaria per la maggioranza di governo ha in realtà smascherato una coalizione fragile e disinteressata, che troppe volte ha disertato le Commissioni rischiando di rendere vana l’azione legislativa. È grazie ai consiglieri di centro sinistra che il percorso della legge sta andando avanti. L’audizione di associazioni ambientaliste, di rappresentanti del settore turistico-alberghiero, dell’ANCI e di altri portatori d’interesse sono avvenute solo grazie alla nostra insistenza e grazie al presidente della Commissione territorio, Manuele Marcovecchio, che ha accolto con favore le nostre istanze”.
Paolucci e Blasioli sottolineano inoltre il dato positivo legato all’accoglimento dei commissari di alcuni emendamenti che serviranno a valorizzare ulteriormente il “marchio trabocco”. “Delle molte proposte fatte” spiega Paolucci “segnalo la modifica accolta che impone ai gestori dei trabocchi di aprire le strutture alla fruizione turistico-didattica nei 12 mesi dell’anno e la tutela delle caratteristiche storiche dei trabocchi. La maggioranza ha invece negato il confronto sul parametro del dimensionamento delle strutture. Questa presa di posizione rappresenta un segnale grave soprattutto per quei comuni che indicavano percorsi differenti e che sono rimasti totalmente inascoltati”.
Infine i consiglieri DEM assegnano il proprio parere finale sulla legge che andrà in Consiglio: “Questa legge non risolverà il problema perché non supera importanti problemi normativi che si è deciso colpevolmente di non affrontare. La maggioranza aveva tutto il tempo di pensare meglio il testo e approdare in Aula con una legge organica sui trabocchi, invece si è solo messa una pezza in vista dell’imminente inizio della stagione estiva, con alcune parti della norma che rischiano di rendere più complicato il percorso autorizzatorio. Sicuramente l’impegno è quello di tornare a legiferare con una legge organica”.