L’Aquila. Non bastava essere una delle autostrade più salate- dopo la A5 – d’Italia, con pedaggi in continuo aumento dal 1.1.2015 (Roma – Pescara: 20.3 euro) al 31.12.2018 (Roma – Pescara: 23.7 euro). Da fine giugno si verificherà, per le tratte A24 e A25, il tanto temuto aumento del pedaggio, congelato qualche mese fa dal MIT.
Un autentico salasso per gli automobilisti di Abruzzo e Lazio, pari al 18%, che sembrava parzialmente scongiurato in seguito alle tante manifestazioni dei Sindaci dei Comuni abruzzesi e laziali, che avevano portato al blocco dell’aumento delle tariffe con promessa di sua ridiscussione prima della data cruciale del giugno 2019.
Nel più totale silenzio delle istituzioni, però, siamo arrivati a fine maggio e, se non vi saranno novità in tal senso, l’incubo di tutti i fruitori delle tratte autostradali abruzzesi e laziali sarà realtà: il tanto temuto aumento – rimandato con una serie di promesse fatte dal Ministero agli amministratori locali delle due Regioni coinvolte – diventerà realtà.
Il risultato, qualora entro giugno non si riesca a pervenire ad una soluzione definitiva, sarà l’aumento del pedaggio, sulla tratta Roma – Pescara, alla soglia record di 27.9 euro, trasformando Autostrada dei Parchi in un’autentica miniera d’oro per i suoi gestori e per lo Stato.
Con buona pace dei cittadini di Abruzzo e Lazio, che a loro volta sarebbero titolari di un record: quello di avere l’autostrada più cara d’Italia.