L’Aquila. Ha preso avvio in questi giorni a L’Aquila “Il muro della pelle, un nuovo modo di abitare lo spazio-corpo”, progetto realizzato dal Gruppo e-Motion in collaborazione con il Polo Museale d’Abruzzo e l’Associazione Bibliobus, vincitore del bando “Prendi Parte! Agire e pensare creativo” promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’inclusione culturale dei giovani nelle aree caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale.
I beneficiari del progetto, così come indicato dal bando, sono giovani tra i 19 e i 29 anni. I dodici progetti vincitori del bando rispondono tutti all’obiettivo di stimolare la coesione sociale in aree di marginalità economica e sociale, e sono stati concepiti proprio a partire dalle esigenze specifiche del contesto territoriale, delle sue criticità e delle opportunità rilevate.
Il progetto, l’unico per la regione Abruzzo ammesso al finanziamento, ha l’obiettivo di far conoscere ai beneficiari la cultura contemporanea attraverso il “sentire” del proprio corpo e di quello degli altri, motivando e stimolando la coesione sociale per migliorare le criticità al fine di promuovere un’attività replicabile e duratura nel tempo. Nel progetto “Il muro della pelle, un nuovo modo di abitare lo spazio-corpo” sono venti i giovani selezionati a partecipare. Saranno impegnati per ventisei giorni, da marzo fino a maggio 2019. Due le aree di azioni: danza contemporanea e arte. I giovani saranno guidati nel loro percorso da Francesca La Cava, artista e coordinatore, Anouscka Brodacz, artista, Gino Sabatini Odoardi, artista e designer, Stefania Bucci, danzatrice.
Nell’arco dei mesi i partecipanti prenderanno parte a un itinerario creativo, finalizzato alla messa in scena di una performance. Affianco ad essa, che sarà interpretata dai giovani stessi, si condurrà un laboratorio creativo per la creazione di un’opera da realizzare attraverso i libri, un muro di sapere che diventerà elemento scenografico della performance. L’esito scenico del loro lavoro sarà visibile al termine del percorso laboratoriale in tre diversi appuntamenti, presso il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, nel Castello Piccolomini a Celano (AQ) e nell’Abbazia Morronese di Santo Spirito a Sulmona (AQ).
Il progetto nel quale sono coinvolti i giovani prende le mosse dalla parola “pelle”. La prima possibilità di conoscere la pelle, che racchiude il corpo, i limiti di sé, crea la frontiera fra dentro e fuori, è il tatto. Il progetto promosso dal Gruppo e-Motion intende esplorare i sensi, in particolare proprio quello del “tatto”, per permettere la comunicazione tra lo spazio interno del corpo e quello esterno di ciò che ci circonda, affinando la memoria sensoriale per favorire la percezione del sé corporeo.
Sarà un “lavoro sulle sensazioni del corpo, e al tempo stesso su quelle degli altri. Sul tuo corpo puoi osservare i vari strati di sensazioni: da un istante all’altro, le tue sensazioni cambiano” spiega Francesca La Cava, coordinatrice del progetto. “Spesso i giovani sono concentrati su di sé, ma non sanno prendersi cura di sé. Attraverso i percorsi d’arte di questo progetto, impareranno l’empatia, il sentirsi nel proprio corpo per conoscere il mondo che li circonda. Rompere i muri che il corpo ci impone per costruire conoscenza di sé e capacità di essere domani adulti consapevoli”.
Tutto il percorso dei giovani sarà monitorato da Mirco Fasolo, psicologo coordinatore per le valutazioni psico-comportamentali, condotte dall’Università degli Studi di Chieti-Pescara e dalla psicologa Paola Cerrati.