Teramo. Sarà forse possibile oggi il recupero delle due salme, quelle degli alpini Giovanni De Giorgi, 26 anni di Galatina (Lecce) e Massimiliano Cassa, 29, di Corato (Bari) che venerdì scorso sono scivolati in un canalone, sul Gran Sasso, per oltre 300 metri, durante un’escursione. I soccorritori, coordinati dalla Prefettura di Teramo, stanno incontrando forti difficoltà meteo ai 2500 metri di quota, dove si trovano i due corpi, con una bufera di neve e vento fortissimo. Ieri gli uomini del soccorso hanno attrezzano la discesa per permettere oggi ad altri di calarsi in sicurezza nel canalone e recuperare i due alpini. Entro il tardo pomeriggio di ieri il lavoro è stato terminato, ma per il recupero molto dipenderà dalle condizioni meteo di oggi.
Negativo il tentativo di ieri mattina. Negativo l’esito del tentativo, compiuto ieri poco dopo le 6:30 dall’elicottero del 118, di avvicinarsi alla zona (quota 2.400) dove si trovano i corpi dei due alpini Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa scivolati venerdì in un canalone, sul Gran Sasso. Vento a circa 50 nodi, neve che cade a intermittenza, nubi e nebbia non lo hanno consentito. Hanno proceduto, quindi, le squadre da terra: 10 tecnici, tra Cnsas e Forestale, con una situazione meteorologica definita pericolosa per la loro sicurezza. Da Prati Di Tivo hanno raggiunto, con telecabina, quota 2.200 metri ma devono percorrerne un altro migliaio a piedi – girando intorno alla montagna per arrivare in zona – carichi di materiale tecnico che sarà usato per recuperare i due corpi dal canalone e portarli ad una quota più bassa, dove l’elicottero avrebbe meno difficoltà ad operare. Una bufera di neve in atto, però, non gli h a peresso di avanzare anche se l’Ufficio Stampa del Cnsas esclude che siano in pericolo. Due elicotteri, l’uno del 118 l’altro del Corpo Forestale, sono a disposizione per sollevarsi non appena le condizioni del tempo lo permetteranno.
Stop tentativo, ora altro versante . Forte vento e bufere di neve hanno costretto al rientro alla base, a Prati di Tivo (Teramo), anche della squadra di soccorsi da terra che ieri mattina, dal versante Est della montagna, ha tentato di raggiungere la zona sul Corno Grande dove i due alpini del 9/o Reggimento dell’Aquila, Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa, sono stati trovati morti sabato mattina. La decisione è stata presa quando le condizioni del tempo hanno impedito alle squadre di proseguire. Subito dopo è stato messo in atto un altro tentativo da terra, ma dal versante Ovest, per cercare di aggirare la perturbazione, con cinque tecnici di Cnsas, Corpo Forestale, Guardia di Finanza, e sei alpini del 9/o Reggimento che fanno da supporto. Al centro base delle operazioni di soccorso, a Prati di Tivo, sono giunti il generale Massimo Panizzi, comandante della Brigata Alpina ‘Taurinense’, e il comandante del 9/o Reggimento Alpini dell’Aquila, colonnello Massimo Iacobucci, per fornire ogni supporto, anche di uomini.
Cordoglio di Cialente. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente ha inviato una lettera di cordoglio al comandante del Nono Reggimento Alpini dell’Aquila, colonnello Massimo Iacobucci, in seguito al drammatico incidente di montagna a causa del quale venerdì scorso scorso hanno perso la vita i due giovani caporalmaggiori Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa. “Esprimo, unitamente alla Municipalità tutta, – scrive il sindaco Cialente – profondo dolore per la scomparsa dei due giovani caporalmaggiori del Nono Reggimento Alpini dell’Aquila Giovanni De Giorgi e di Massimiliano Cassa. Altri due alpinisti che la nostra montagna, così bella ma, a volte, così difficile, ci ha strappato. Ti prego – prosegue il primo cittadino – di portare le espressioni del nostro dolore, della nostra solidarietà e del nostro affetto ai familiari, pur sapendo che, in queste drammatiche ore, nulla può confortarli nella loro immensa sofferenza”.