Chieti. “Difenderemo la Cardiochirurgia di Chieti fino alla fine”. Così in una nota il consigliere comunale del Pd di Chieti, Luigi Febo, torna sulla questione del Dea di II Livello all’indomani della richiesta dei medici della Consulta pescarese di un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì. Uno dei punti su cui la Consulta fa maggiormente forza, si sottolinea nella nota di Febo, riguarda gli accessi annui al Pronto Soccorso: circa 98 mila di Pescara a dispetto dei circa 60 mila di Chieti. “Si deve sostenere la doppia sede nell’interesse degli utenti, invece il Comitato vuol far passare il discorso del campanile. Come al solito si cambia il programma nella nostra regione, si alzano subito i campanili sperando di ottenere qualcosa in più.
Qui non si tratta di prevalere una città rispetto ad un’altra piuttosto che un ospedale rispetto ad un altro, ma si tratta di mettere al centro i cittadini rispetto ad un’esigenza di cure e di sanità”. “Un Dea di II Livello condiviso era l’obiettivo della passata amministrazione regionale e al proposito si era tenuto un incontro pubblico in Provincia a Chieti volto a sottolineare che tale soluzione è utile ‘per superare i campanilismi e migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie'”, si ricorda nella nota. Il consigliere c dem ha concluso: “Se emerge la posizione campanilistica di volere a tutti i costi concentrare su Pescara spogliando Chieti di un’eccellenza di Cardiochirurgia troverà la nostra ferma opposizione a questa scelta scellerata.
L’eccellenza di Cardiochirurgia a Chieti nasce da grandi successi ottenuti negli anni, da quando era ubicata al San Camillo, fino a passare alla sede attuale. L’attuale assessore Mauro Febbo, quando in Regione era all’opposizione, ha criticato l’amministrazione di centrosinistra accusandolo di scippare Chieti del Dea di II Livello. Adesso spero di trovarlo insieme a noi a difendere un’eccellenza storica (Cardiochirurgia) della città di Chieti”