Chieti. “Il dibattito che si sta sviluppando sul Civeta rischia di produrre tanti comunicati stampa e confusione senza soluzione. Il centrodestra abruzzese e del vastese crea sempre situazioni di emergenza a spese dei cittadini”. È quanto affermato da Gianni Cordisco, segretario della federazione del Partito democratico della provincia di Chieti, in merito alla chiusura dell’impianto di Valle Cena del consorzio Civeta.
“Nel corso della gestione regionale di Chiodi e Febbo”, commenta Cordisco, “il Civeta aveva un Consiglio di amministrazione con la maggioranza dei voti in capo a sindaci di centrodestra, tra cui San Salvo, Cupello, Monteodorisio, Villalfonsina. Un Cda che incurante della legge istitutiva dell’Agir, di cui il sindaco di San Salvo è oggi membro, intendeva rinnovarsi. Il commissariamento del 2016 fu, anche per queste ragioni, atto dovuto al fine di rispettare la legge e ridurre il costo per compensi agli organismi di amministrazione ordinaria. Alla fine del mandato del centrodestra in regione, il Civeta era sommerso di debiti, e di immondizia”.
“Fu quel Consiglio di Amministrazione ad autorizzare una società privata alla gestione della cosiddetta terza vasca”, spiega il segretario della federazione del Pd, “Aia del 2015. E’ notizia di storia che il consiglio regionale ha seguito con attente verifiche l’operato sviluppato nel sito con una nota del presidente della Regione D’Alfonso del 17 gennaio dello scorso anno, nella quale veniva richiesta agli enti preposti una visita ispettiva del sito”.
“Oggi un procedimento della Magistratura”, precisa Cordisco, “che coinvolge un privato e non l’ente, chiamato in causa per mero ruolo al momento, accerterà se e quali responsabilità vi siano. Noi confidiamo nell’operato scrupoloso della Magistratura e con l’occasione li ringraziamo per il lavoro difficile e utile svolto. Con l’avvento in regione del centrosinistra si è posto fine alla lievitazione dei debiti con la nomina di un commissario altamente qualificato, dirigente della regione, che ha risanato i bilanci dell’ente e adeguato alla normativa Agir l’organismo di gestione”.
“Oggi tutti auspichiamo che la gestione torni ai sindaci”, prosegue, “tutti auspichiamo che non si generino nuovi falle nella gestione. E riteniamo prioritario l’intervento della regione Abruzzo alla soluzione del problema che potrebbe far lievitare le spese per i cittadini fino al 40% a causa di ciò che chiamano emergenza rifiuti. Con fermezza riteniamo che la salute dei cittadini è una priorità assoluta non negoziabile: accertate le eventuali responsabilità sarà importante per sanare qualsiasi forma di rischio”.
“Il Pd convocherà i propri amministratori per proporre una programmazione dal basso dei rifiuti”, afferma il segretario Pd, “dell’ambiente e degli enti come il Civeta, alla nuova giunta regionale. Ribadiremo il nostro fermo no a progetti di speculazione imprenditoriale come la discarica di Furci e confermeremo la nostra intenzione di restituire al Civeta la operatività, la sostenibilità e la capacità di essere per i comuni e per i cittadini una risorsa e non un problema”.
“Confidando in meno comunicati di confusione e più fatti”, conclude Cordisco, “apriamo a una piena collaborazione politica e istituzionale con tutti gli enti coinvolti”.