Pescara. Oggi, martedì 19 marzo, è San Giuseppe ed è il giorno in cui si festeggiano tutti i papà, anche quelli che non ci sono più: anzi, in questo caso, forse, il pensiero e il ricordo volano più in alto proprio per raggiungere meglio la compianta figura paterna.
Tutti i bambini torneranno a casa da scuola con i celebri “lavoretti”, realizzazioni artistiche artigianali traboccanti di affetto o con ritratti, più o meno fedeli all’originale. E avranno sicuramente appreso una filastrocca a tema, come quelle di Gianni Rodari, insegnata con cura, dolcezza e pazienza dalle maestre.
In quel momento la mente del papà viaggerà tra le rimembranze più tenere e tornerà al periodo in cui anche lui era un piccolo uomo che dedicava poesie al padre, oggi nonno: è il cerchio della vita. Magari scapperà una lacrima di commozione, magari un sorriso di gioia.
Patria della buona cucina, l’Italia non poteva non consacrare un dolce, simbolo di questa giornata speciale: la zeppola, fritta o al forno, i cui ingredienti principali sono la farina, lo zucchero, le uova, il burro e l’olio d’oliva, la crema pasticcera o chantilly, una spolverata di zucchero a velo e le amarene sciroppate per la decorazione.
E allora, tra una poesia che celebra la figura genitoriale e un morso alla zeppola, non dimentichiamo di dire: “Tanti auguri, papà! E grazie per tutto quello che fai, o hai fatto, per noi”.