Pescara. In una nota congiunta i sindacati spiegano che ”all’incontro sindacale richiesto oltre un mese fa dalle OO.SS per discutere sui temi di grande interesse dei lavoratori della Fondazione Paolo VI, sua Eccellenza il Vescovo Tommaso Valentinetti, in qualità di Presidente della Fondazione non si è presentato alla trattativa convocata per ieri”.
”Preso atto di quanto gravemente accaduto, le Organizzazioni Sindacali unitamente alle Rappresentanze Sindacali Aziendali – proseguono – hanno rappresentato la loro irritazione di fronte ad un gesto così duro che palesemente ha evidenziato il disinteresse del Vertice della struttura nei confronti dei problemi dei lavoratori e dei servizi sanitari che essi producono per la collettività, portandoli ad interrompere la trattativa sindacale in corso e chiedendo quindi l’aggiornamento della stessa. La presenza del massimo Vertice della Fondazione al tavolo della trattativa è indispensabile, vista l’importanza dei temi posti all’ordine del giorno che sono frutto di espresse richieste sindacali, a cui solo il “Datore di Lavoro” può dare risposte chiare ed immediate. Inoltre, le OO.SS e le RSA, ritengono che sia prioritario conoscere e discutere sulle questioni di interesse generale della Fondazione celermente e a tal proposito, viste le numerose richieste cadute nel nulla, tornano nuovamente a esigere la consegna di un piano industriale dettagliato.
Tale specifica richiesta, viene nuovamente rimarcata anche perché da qualche tempo vengono diffuse voci incontrollate all’esterno della Fondazione e che se vere, devono essere trattate e risolte nell’immediatezza per il bene dei lavoratori e dei servizi, al contrario, se non veritiere, necessitano di immediata smentita onde evitare inutili strumentalizzazioni già in atto da parte di qualcuno. Qualora la Direzione della Fondazione, non provvede a fissare entro brevissimo tempo un incontro sindacale alla presenza del Vescovo Tommaso Valentinetti, le OO.SS. e le RSA intraprenderanno tutte le iniziative sindacali del caso a tutela dei lavoratori e dei preziosi servizi che essi producono alla collettività in termini di sanità e cura alla persona”. Nello Simonelli