
Questo assetto ha comportato però una frizione profonda con Zelli e Azione popolare. A loro infatti non è andato alcun seggio in consiglio e per questo ieri mattina Zelli ha sbattuto la porta ed è andato via lasciando la guida del movimento. Fuori dalla giunta anche l’Udc con Marianna Scoccia. Dopo i diverbi pre-elettorali tra lei e il resto della coalizione la situazione sembrava essere migliorata tanto che qualcuno ipotizzava anche un ruolo per la Scoccia fiera dei suoi 5mila voti. In realtà, a parte qualche cordiale telefonata, non c’è stata alcuna intesa e l’Udc avrebbe chiesto addirittura agli uffici Regionali di non avere le stanze vicino agli altri partiti ma in un altro piano.
Archiviata la giunta ora la partita è aperta sulle presidenze delle varie commissioni. Nei prossimi giorni infatti, subito dopo l’insediamento del consiglio regionale, il presidente Marsilio, affiancato dai suoi fedelissimi tra i quali spicca il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ma anche il capo segreteria Massimo Verrecchia, dovrà sciogliere il nodo delle commissioni, fondamentali per l’attività del consiglio regionale. Anche in questo caso bisognerà scegliere meticolosamente cosa fare e non è escluso che la battaglia si sposti tra M5S e Pd. Le due forze d’opposizione dovrebbero avere delle presidenze, ma i grillini potrebbero fare la voce grossa, forti anche dell’alleanza nazionale con la Lega, e prendersi tutto lasciando a bocca asciutta Legnini e i suoi. L’Udc non starà però a guardare come del resto Azione politica. Le partite, in questo caso, sono ancora aperte.