Chieti. I prodotti da forno “made in Chieti” sbancano al Salone del Gusto promosso da Slow Food a Torino. Le performance del maestro panificatore Vinceslao Ruccolo, presidente regionale della Fiesa-Confesercenti, l’associazione che riunisce gli esercizi commerciali specializzati nel food, sono state infatti fra le più quotate all’interno della kermesse internazionale che richiama a Torino appassionati ed esperti dell’enogastronomia. Grazie ai laboratori “Dolce L’Abruzzo”, promosso dal Gal Maiella Verde in sinergia con Confesercenti e Cescot – Centro sviluppo del Commercio e del Turismo, il Salone del Gusto è stato pacificamente invaso da tarallucci, pizzelle, dolcetti di mandorle, “celli ‘rpieni”. «Siamo tra i pochi rimasti a fornire un servizio fondamentale all’interno dei centri storici del nostro territorio – spiega Ruccolo – e con l’esperienza del Salone del Gusto, congiuntamente all’azione lanciata in Provincia di Chieti dal Gal Maiella Verde e Confesercenti, abbiamo la possibilità di uscire dai nostri retrobottega caldi e infarinati, così da poter far conoscere l’arte dolciaria e non solo, provando, inoltre a tutelare e a tramandare un antico mestiere, che lascia ancora spazio alla creatività». «L’arte dolciaria nel nostro territorio – aggiunge Piera Menichini, responsabile del progetto per conto di Confesercenti e Cescot – è legata ai doveri delle ritualità delle tradizioni locali: assieme ai produttori abbiamo avviato una azione di recupero e sperimentazione di antiche ricette e ingredienti di alcuni dolci della tradizione locale, da promuovere e commercializzare nell’ambito di una filiera corta. Verrà posta inoltre l’attenzione sul confezionamento, sperimentando packaging nuovi ed accattivanti, a partire dal “Cestino della Festa”». Il progetto sui dolci tipici da forno – in attuazione dell’approccio Leader, Misura 4.1.1. azione 4 – rientra nell’ambito dell’attività di preservazione e promozione del patrimonio di diversità biologica e culturale delle produzioni agro alimentari della provincia di Chieti, confluendo nel macro progetto dei “10 sapori da salvare”. Consolidando la già avviata alleanza tra produttori, associazioni e istituzioni e mondo della ricerca, come azione strategica per il territorio, promossa dal Gal Maiella Verde, la Confesercenti ed il Cescot sono impegnati nella realizzazione di altre tre azioni di valorizzazione di tipicità: l’olio monocultivar di intosso, la cipolla piatta di Fara Filiorum Petri e il vino cotto. E proprio su questo fronte domani pomeriggio si terrà un seminario sul vino cotto fra tradizione, cultura e futuro: nel Museo Lisio di contrada Terranova a Roccamontepiano infatti a partire dalle 18.30 si confronteranno il presidente dell’associazione produttori di vino cotto Adamo Carulli, Carlo Ricci e Corrado Di Nardo del Gal Maiella Verde, l’alimentarista Gino Primavera, il docente Leonardo Seghetti ed il direttore provinciale di Confesercenti Lido Legnini.