Sulmona. “Il valore di una persona dipende dal numero di cose delle quali si vergogna”. È quanto si legge in una nota della Fiom – Cgil della provincia dell’Aquila. “C’è da chiedersi se provino almeno un po’ di vergogna quelli che stanno portando questo stabilimento al collasso, se provino almeno un po’ di vergogna per le umiliazioni e le prese in giro alle quali costringono i lavoratori dello stabilimento di Sulmona quotidianamente”.
“La squadra di manutenzione”, si legge nella nota, “costretta a degli inutili 20 turni, impossibilitata a svolgere il proprio compito, sia per oggettiva carenza di personale sia per la costante mancanza di pezzi di ricambio. L’impianto di cataforesi, il cuore della nostra realtà produttiva è arrivato ormai al collasso, costretto quotidianamente al sovraccarico a causa della mancanza di investimenti degli ultimi 10 anni, dall’assenza di manutenzione ordinaria e dalla inesistenza della manutenzione straordinaria, che lo stanno rendendo sempre più fatiscente e che per questo, rischia di mettere in discussione l’intero stabilimento. Ciclicamente poi, assistiamo ad eventi di sprigionamento di fumi nocivi e maleodoranti, che mettono a rischio la salute dei lavoratori”.
“Le lavorazioni meccaniche”, continua nella nota, “anch’esse non manutenute, non riescono più a soddisfare i numeri che l’azienda pretende sui montaggi e come se nulla fosse, continuiamo ad assistere ad un abuso ingiustificato dello straordinario per compensare alle negligenze gestionali, che nonostante tutto vengono sempre a galla per quanto enormi. La scelta immotivata di obbligare allo straordinario anche nelle domeniche nelle quali Sevel non lavora, sta portando sistematicamente ad episodi incresciosi. Si costringe i lavoratori all’uscita anticipata del sabato con relativa perdita del pasto caldo, per poter rientrare la domenica seguente dopo la mezzanotte”.
“A tutto questo disagio superfluo”, precisa, “si aggiunge che quasi sempre nel turno precedente (sabato pomeriggio) e nel turno successivo (lunedì mattina) allo straordinario, l’azienda decida di fermare gli impianti proprio per risparmiare il materiale per poterlo poi utilizzare durante la domenica notte, e i lavoratori vengono così lasciati a casa forzatamente utilizzando i propri giorni di ferie. Gli stessi impianti di montaggio, obbligati il giorno prima a lavorare in straordinario si ritrovano fermi il giorno seguente per mancanza materiale o mancanza vuoti”.
“Non è accettabile che si utilizzino lo straordinario e le ferie per creare flessibilità sulla pelle dei lavoratori”, grida a gran voce Fiom- Cgil, “questo meccanismo perverso messo in piedi dall’azienda, costringe i lavoratori a turni e metodi di lavoro massacranti e mette a repentaglio la credibilità e la vita stessa dello stabilimento. Per questo motivo la Fiom – Cgil dell’Aquila, unitamente alle RSA della Sistemi Sospensioni di Sulmona, proclama lo sciopero di 8 ore per questa domenica”.