Editoriale – Anche la festa di San Valentino con il passare dei lustri ha subito sostanziali variazioni nel contesto della società. Si tratta di una antica tradizione abbinata al Santo quale quale protettore degli innamorati ed è risalente all’epoca romana, nel 496 d.C. Il battesimo di questa festa, fu ad opera di Papa Gelasio I° il quale volle porre fine ai lupercalia, ossia antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco. Questi “riti” si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati ed erano apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani, oggi potremmo definirle “orge”. In particolare il clou della festa si aveva quando seducenti matrone si offrivano, spontaneamente e gratuitamente per strada, alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del bambino. In fondo, ad alleviare il dolore bastava lo spettacolo offerto dai corpi di quei baldi giovani, che si facevano strada completamente nudi o, al massimo, con un gonnellino di pelle stretto intorno ai fianchi.Per “battezzare” la festa dell’amore, il Papa Gelasio I decise di spostarla al giorno precedente – dedicato a San Valentino – facendolo diventare quindi il protettore degli innamorati.
Questa è la storia del passato. Ma veniamo ai tempi recenti e quindi alla festa degli innamorati vissuta nella seconda decade del terzo millennio. Qualcuno con il passare degli anni e lo scorrere delle generazioni si sarà reso conto che la felicità, l’amore, i sogni, e quel paradiso terrestre che si immagina quando iniziano le prime pulsioni attrattive verso qualcuno, di fatto non esiste. Come non esiste la famiglia del Mulino Bianco che festante e riposata si alza la mattina sorridente e di buonumore con cieli sereni ed accompagnati da suggestivi cinguettii di uccellini in transito. Probabilmente molti giovani con l’esperienza della vita che poi è la sommatoria degli errori, si renderanno conto del vero significato dell’amore. Che non è un innamoramento finalizzato a se stesso, il raggiungimento di un apice che spesso lo si ricerca poi nei matrimoni, molti dei quali poi, inesorabilmente falliti dopo poco o lungo tempo. Chi cerca l’amore a vario titolo e la felicità sappia che è una vera e propria utopia. Esisteranno momenti belli, importanti, destinati ad entrare nel cassetto dei ricordi belli della vita, vissuti con la persona “amata”. Ma presto tutto questo poi viene sostituito dalle vicissitudini della vita che non lasciano scampo praticamente a nessuno. Quello che invece esiste è il vero voler bene, che è un altro concetto che lega le persone, fidanzati, mogli, mariti, coppie di fatto, coppie etero ed anche coppie omosessuali, e persone che a titolo di amicizia o di rapporto intercorrente per vario titolo, comunque si vogliono bene, si rispettano, si aiutano reciprocamente. E’ sicuramente un concetto diverso, il “voler bene” ai figli, ai genitori, a parenti o a colleghi di lavoro, ma l’amore è una terminologia per far sognare l’uomo. E’ bene dunque rimettere presto i piedi in terra, e considerare che la Festa di San Valentino è stato quindi uno stratagemma per sostituire il malcostume d’epoca e rendere gli accoppiamenti tra uomini e donne più leciti, sotto forma di amore. Poi certo il fascino del regalo dei baci Perugina, la cena a lume di candela, momenti di musica e di celebrazione della coppia sicuramente fanno bene, ma non vanno certo relegati ad un giorno specifico dell’anno. Voler bene significa rispetto, e significa saper/dover superare nella vita anche momenti strazianti, difficili, in cui l’amore non è certo protagonista. Ed è invece nel voler bene, quello vero ed autentico che si può trovare la formula giusta per vivere al meglio la propria vita e rendere migliore anche quella degli altri che ci sono intorno, da familiari, amici e conoscenti. L’aiuto reciproco è un voler bene, maggiormente autentico, se attuato senza necessariamente pretendere nulla in cambio. E dunque San Valentino può essere tutti i giorni, per amicizia, fratellanza, ed unione senza confini. @danieleimperiale