Pescara. “Il Giorno del Ricordo è il frutto di una lunga elaborazione legislativa culminata nel 2004 con la sua istituzione. Tale legge può solo in parte risarcire la sofferenza patita. Una sofferenza non solo fisica per i morti, i trucidati e gli esuli, ma anche morale per il silenzio che per lunghissimi anni ha coperto questa immane tragedia. Le foibe sono un crimine inenarrabile, ma l’esodo, un abbandono senza ritorno, è altrettanto tragico perché difficile da raccontare. L’esilio è una malattia dell’anima. Ecco perché tutte le occasioni per ricordare sono un modo per lasciare un segno nel futuro”.
Così Donatella Bracali, vicepresidente provinciale dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, ha aperto questa mattina la cerimonia organizzata dal Comune di Montesilvano per celebrare il Giorno del Ricordo e moderata da Oscar Ruberto.
Il sindaco Francesco Maragno, il capitano dei Carabinieri di Montesilvano Luca La Verghetta e Donatella Bracali, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni Combattentistiche e d’Arma, hanno deposto una corona al Monumento ai Martiri delle Foibe, in piazza Guy Moll.
“Dobbiamo ricordare quanto avvenuto per apprendere a quali terribili aberrazioni può arrivare la mente umana. Queste giornate”, ha sottolineato il sindaco Francesco Maragno, rivolgendosi soprattutto agli studenti del Liceo Scientifico d’Ascanio accompagnati alla cerimonia dalla preside Natalina Ciacio, “sono per voi. Il futuro della società deve conoscere gli orrori del passato per non commettere di nuovo gli errori compiuti. Dobbiamo continuare anno dopo anno a ricordare quel dramma per rispetto per le vittime e per i loro familiari e per la storia del nostro Paese”. La benedizione della corona è stata impartita da don Valentino Iezzi, parroco della chiesa Beata Vergine del monte Carmelo.