
Carsoli. “Prima di venire qui sono stato a Corfinio, uno dei luoghi simbolo della nostra Regione. È un luogo identitario per l’Abruzzo, fu coniata lì la prima moneta con la scritta Italia”. A dichiararlo è il candidato presidente alle regionali del 10 febbraio
Giovanni Legnini che, intervenuto a Carsoli in occasione di un incontro con il governatore della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, organizzato al fine di discutere e presentare ai cittadini delle rispettive regioni proposte e idee per una concreta collaborazione, si è lasciato andare a una battuta per abbassare i toni del confronto politico: ” ti chiederò (riferito a Zingaretti, ndr) visto che Marsilio perderà le elezioni, e le vinceremo noi, di riprendervelo perché è romano. Il senatore Marsilio annunciò le dimissioni ma di fatto il procedimento è sparito, forse ha mantenuto il posto in caldo”.
“Non c’entra nulla il congresso del Pd e auguro un buon percorso a tutti. Mi tirato fuori e Nicola lo sa. Qui parliamo dell’Abruzzo e della necessità di uscire fuori dalle emergenze che abbiamo – ha esordito Legnini – il nostro rapporto con il Lazio sarà di amicizia e cooperazione. Insieme affronteremo e risolveremo le criticità che via via incontreremo. La prima proposta che ti farò sarà quella di investire le rispettive firme per chiedere una convocazione dei due consigli regionali per affrontare insieme e assumere una posizione comune sul problema dell’autostrada, le cui vicende sono oggetto di una battaglia che unisce molti sindaci. Toninelli è venuto qui a fare propaganda e non ha detto nulla sulla messa in sicurezza e sulle tariffe altissime. Se il finanziamento per i lavori non troverà spazio nel bilancio statale dovrà essere pagato tramite le tariffe. Nel 2012 dopo il terremoto facemmo una norma di legge rimasta inattuata dove si parlava di tariffe sostenibili. Tutto ciò oggi è fermo”.
“Vorrei proporti un’alleanza per velocizzare e migliorare la tratta Roma – Pescara soprattutto tra Avezzano e Roma. Per il tratto centrale c’è uno stanziamento per interventi tecnologici capaci di migliorare. Il nostro obiettivo è quello di velocizzare questo tratto, quale relatore di una finanziaria nel 2007 feci approvate 140 milioni di euro per la tratta, ma il governo Berlusconi poi fece una manovra e lo cancelló. Il terzo problema è quello di sbloccare la ricostruzione post sisma. Mi auguro di poter riuscire a dare una spinta per sbloccare queste procedure. Si tratta di muoversi su tre direzioni: avere più personale perché gli uffici non ce la fanno, semplificare le ordinanze e dare più potere ai sindaci per poter curare le pratiche”.
“In Italia le persone devono ritrovarsi per ricostruire un tessuto sociale. C’è chi cavalca i problemi, chi li peggiora e chi prova a risolverli. Apparteniamo a quest’ultima categoria – ha dichiarato Zingaretti – noi viviamo tra selfie, sorrisi e propaganda. Siamo cittadini, siamo persone, l’Abruzzo è una comunità orgogliosa che combatte. Bisogna finirla di pensare alle persone come polli di allevamento. Dobbiamo denunciare chi aggrava i problemi della nostra nazione. Negli otto mesi di governo l’Italia è molto peggiorata”.
L’attuale governatore della Regione Lazio ha proseguito affermando: “ogni giorno si perdono 350 posti di lavoro. L’Italia è governata da qualcuno che sta oscurando tutto ciò con un carico di propaganda. È crollata la fiducia e calano i consumi e, quindi, tutto il sistema a seguire. Il governo si sta preparando per una manovra bis. Taglieranno i trasporti e la sanità e noi dovremo essere vigili e controllare che vengano tutelati i pendolari e le persone che devono curarsi. E’ importate lavorare e costruire insieme qualcosa. Lazio e Abruzzo devono guardarsi come una grande area composta da sette milioni e mezzo di cittadini con una missione ben precisa: fare comunità ed essere vicini su trasporti, sanità e infrastrutture”.
“Vogliono decidere tutto a Roma. Poi però vengono a farsi i selfie. I sindaci e gli amministratori hanno bisogno di stare in una filiera che gli permetta di agire. La collaborazione è possibile e lo dobbiamo fare per le nostre terre. A loro serve tenere in piedi il bluff fino alle europee ma poi le spese vanno pagate e così metteranno in atto i tagli. Bisogna difendere gli abruzzesi da chi vuole mettere le mani su questa terra meravigliosa”, ha concluso Zingaretti.