L’Aquila. Un pacchetto di quiz distribuiti per sbaglio e i test sono nulli. E’ la beffa per tutti coloro che un paio di giorni fà, hanno affrontato il difficile test per l’accesso alla facoltà di medicina. “Grave anomalia nelle prove scritte”, è questa la motivazione dell’annullamento per l’ingresso alle Scuole di specializzazione in Medicina. adesso quindi, i 30 quiz generalisti dell’Area Medica e dei Servizi Clinici sono stati annullati e verranno ripetuti il 7 novembre. La prova d’esame si era svolta tra il 28 e il 31 ottobre e alla selezione si erano presentati 12.168 candidati distribuiti in 117 sedi e 442 aule messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nella serata di ieri, a seguito dei controlli di ricognizione finali sullo svolgimento dei test, il Miur ha rilevato una “grave anomalia” nelle prove scritte (del 29 e 31 ottobre), riguardanti rispettivamente le scuole dell’Area Medica e quelle dell’Area dei Servizi Clinici. Ed ha immediatamente chiesto un approfondimento al Cineca, il Consorzio interuniversitario incaricato di distribuire i test, che, tramite lettera ufficiale inviata al Ministero ieri sera, ha ammesso “un errore nella fase di codifica delle domande durante la fase di importazione nel data-base utilizzato per la generazione dei quiz”. Ecco perché le prove sono state annullate . A causa di questo errore sono stati invertiti i quesiti delle prove del 29 ottobre con quelli del 31 ottobre”. “L’inversione – ha precisato il Miur – ha riguardato esclusivamente le 30 domande comuni a ciascuna delle due Aree, Medica e dei Servizi Clinici. Nessuna anomalia invece nei 10 quesiti specifici per ciascuna tipologia di Scuola. Così come non si registrano problemi nelle prove del 28 ottobre (quella con i 70 quiz comuni a tutti i candidati) e del 30 ottobre (quella dell’Area Chirurgica)”. Sono 8.319 i candidati che hanno sostenuto le prove di tutte e due le Aree, 2.125 hanno affrontato esclusivamente l’Area Medica e 798 solo quella dei Servizi Clinici. Tutti i candidati che si sono trovati a sostenere una prova invertita saranno chiamati a ripeterla. Oggi il ministro Stefania Giannini firmerà il decreto che dispone l’annullamento delle sole prove oggetto di inversione e l’indizione di quelle nuove. Il ministro, su Repubblica, parla di «clamoroso sbaglio materiale e umano» aggiungendo che si valuterà «se interrompere il rapporto con il consorzio». «Il ministro e il ministero non hanno colpe, questa complessità era imprevedibile, fuori dall’immaginazione». «È arrivato questo errore informatico che ha messo in discussione tutto. Sì, rifaranno i test solo su quelle trenta domande generali nelle due specialità. Le dieci domande non generali, specifiche, erano corrette e lì non si rifarà niente. E così sono corretti il grande test per tutti del primo giorno e i quiz del terzo, quelli per chirurgia». I quiz annullati saranno ripetuti il 7 novembre prossimo in un’unica giornata e nelle sedi già utilizzate il 29 e 31 ottobre. I candidati che dovranno sostenere di nuovo la prova, verranno avvisati attraverso il sito riservato, utilizzato dai partecipanti per l’iscrizione ai test e attraverso il portale www.universitaly.it. E mentre il Cineca si è scusa per l’accaduto, assumendosi tutte le responsabilità e annuncia che si farà carico di tutte le spese, il Codacons, ha fatto sapere che attiverà una causa collettiva di risarcimento danni contro il Ministero dell’Istruzione e il Cineca per i gravi errori che hanno portato all’annullamento delle prove scritte. Resta il fatto che, oltre al danno economico, si profila un danno morale incalcolabile in relazione allo stress e alla preoccupazione di chi dovrà sottoporsi ancora una volta ad una prova delicatissima. Anche in Abruzzo gli aspiranti specializzandi dovranno ripetere le prove, già sostenute, nel due giorni “incriminati” nelle Università di Chieti-Pescara e dell’Aquila. La conferma è arrivata, ieri sera, dal rettore della D’Annunzio, Carmine Di Ilio, che ha quantificato non meno di 300 nei medici interessati alla ripetizione dei test che si sono svolti in un modo particolare. I dipartimenti di Medicina infatti si sono dovuti limitare a fornire al Miur le postazioni con i computer che, nel caso della D’Annunzio, sono state solo una cinquantina. Questo ha comportato il coinvolgimento nella mega prova anche di scuole superiori non solo di Chieti ma anche di altre città abruzzesi, come Teramo, che non hanno Medicina. I posti a disposizione in Abruzzo restano in totale 118, di cui 83 a Chieti e 35 all’Aquila. Spiccano, tra gli altri, i 13 posti nella scuola di specializzazione di Anestesia e Rianimazione, i 6 a Pediatria, i 5 a Medicina interna, Malattie cardiovascolari e Radiodiagnostica, i 4 di Oftalmologia e a Urologia, ed i tre rispettivamente a Medicina dello Sport, Ginecologia, Geriatria e Ortopedia, tutti a Chieti. Mentre all’Aquila si va da 6 posti disponibili a Radiodiagnostica, ai 5 di Malattie cardiovascolari, ai 4 di Pediatria e ai 3 di Oncologia, Geriatria e Pediatria.