Pescara. “La vicenda di Rigopiano è un vicenda attualmente dolorosa per i familiari, per tutte le persone coinvolte e per l’Abruzzo. Antonio Di Marco è uno dei dirigenti più preparati e capaci del Pd, ma ci sono anche questioni di opportunità politica che inducono a fare delle scelte che non solo sembrano ma che sono ingiuste”.
Lo ha detto questa mattina il segretario regionale del Pd Renzo Di Sabatino, in occasione della presentazione dei candidati del Pd nelle quattro circoscrizioni provinciali, per le elezioni regionali del 10 febbraio, parlando dell’esclusione dalle liste dell’ex presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco che è fra gli indagati dalla Procura di Pescara per la tragedia di Rigopiano.
“Il nostro ragionamento è stato quello di evitare”, ha proseguito Di Sabatino, “che quella dolorosa vicenda fosse strumentalizzata pretestuosamente dagli altri per attaccare il Pd, la figura di Giovanni Legnini e anche lo stesso Antonio Di Marco, al quale va tutta la mia solidarietà anche perché sono stato come lui presidente della Provincia, e siamo stati quattro anni nell’inferno e abbandonati da tutti senza risorse economiche e con una slealtà istituzionale perché accanto al taglio delle risorse avevamo delle responsabilità che non meritavamo di avere e che Antonio non meritava di avere e che sono assolutamente sicuro saprà dimostrare nelle sedi competenti”.
“Personalmente ho trovato disdicevole, su una vicenda dolorosa come quella di Rigopiano, anche l’annuncio del Ministro degli Interni che dopo essersi fatto una passeggiata per l’Abruzzo ha pensato anche di utilizzare elettoralmente una vicenda che ripeto, nelle elezioni non ci deve entrare”. Così il segretario regionale del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino, in occasione della presentazione dei candidati del Pd nelle quattro circoscrizioni provinciali, per le elezioni regionali del 10 febbraio, si riferisce alla tragedia di Rigopiano.