L’Aquila. Anche se manca l’investitura ufficiale, Marco Marsilio parla già da candidato presidente per il centrodestra. Nelle interviste rilasciate ai vari organi di stampa da un mese a questa parte, l’ex senatore di Fratelli d’Italia non ha perso occasione per puntare il dito contro il Movimento 5 Stelle, arrivando a definire come “cialtronismo”, l’operato dei pentastellati e come “una brutta copia della Raggi” la candidata presidente Sara Marcozzi.
“Non scendo a questo livello” ha replicato la Marcozzi. Chiara, quindi, la volontà di non lasciarsi trasportare in polemiche che – come alcuni sostenitori grillini hanno affermato – gioverebbero più allo schieramento del centrodestra ed al suo possibile candidato che non al M5s prossimo alla chiusura delle liste. Polemiche rimandata a data da destinarsi, dunque, anche se l’attrito tra i due esponenti aumenta con il passare dei giorni.
Intanto, scambio di battute a parte, in queste ore entrambi hanno dovuto districarsi tra i rispettivi grattacapi. Per Marsilio resta il problema di ricevere l’investitura ufficiale da parte della sua coalizione – curioso il fatto di averla ricevuta, invece, da Silvio Berlusconi che, definendolo il miglior candidato possibile, ha di fatto tolto il veto alla sua discesa in campo – mentre la Marcozzi ha dovuto vedersela con due “dissidenti” del Movimento.
Daniele Pesco (presidente della commissione Bilancio) e Stefano Patuanelli (capogruppo al Senato) nella giornata di ieri hanno presentato un emendamento alla legge di stabilità per chiedere l’accorpamento delle elezioni regionali a quelle europee.
Ma si è risolto tutto con un nulla di fatto. Il motivo è da rintracciare nell’aver ritirato immediatamente la sopra citata proposta, proprio perché non in linea con quanto dichiarato dal M5s in queste settimane e cioè, che un ulteriore slittamento delle elezioni (da febbraio a maggio, in questo caso) avrebbe comportato solo conseguenze negative.
Non solo in termini economici, essendo una spesa ingente da sostenere, ma anche in riferimento al fatto che la regione resterebbe paralizzata per altri mesi. Aspetto, questo, su cui Marcozzi e soci hanno sempre manifestato particolare attenzione e sensibilità.