Pescara. Niente minigonne, tacchi e uscite con amiche né foto su Facebook, fino al divieto di salutare amici e compagni se non del gruppo. Una vita divenuta impossibile per un’adolescente, vessata dal fidanzato coetaneo. Lei, esasperata, ha chiesto aiuto ai genitori che si sono rivolti ai Carabinieri. Il baby stalker è stato arrestato e collocato in una comunità di recupero situata fuori Abruzzo. Vittima del giovane era la sua fidanzata, anche lei 16enne, con la quale aveva una relazione dal settembre 2013. Fin da subito, dicono i carabinieri, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, comandante della compagnia di Pescara, sono apparse chiare le condotte del giovane, tese a piegare la volonta’ della ragazza ai propri voleri. Non gli andavano giu’ capi di abbigliamento come minigonne o short troppo corti oppure i tacchi, non accettava le uscite della ragazza con le amiche e le foto su Facebook: e oltre a vietarle tutto questo le avrebbe anche tirato qualche ceffone, prendendola perfino a calci, in una occasione. Tra le cose vietate anche il saluto ad amici e compagni che lui non conosceva, pena scenate di gelosia, talvolta violente. La ragazza e’ stata persino costretta a cambiare scuola. I carabinieri hanno ricostruito la vicenda dopo che la vittima ha sporto denuncia, e hanno potuto contare sulle dichiarazioni di testimoni e sui social network. La ragazza ha anche cercato di interrompere la relazione, senza mai riuscirvi. “La triste vicenda su cui si E’ fatta luce – commenta Scarponi – testimonia purtroppo, ancora una volta, la attualitA0 del dramma della violenza sulle donne, fenomeno largamente diffuso e che fa vittime in ogni fascia di eta’ e condizione sociale ed economica: solo ribellarsi a questa situazione, denunciando quanto accade, permette di non sprofondare in un vortice di soprusi e violenze”.