L’Aquila. Diretto, lucido e preciso. Il coordinatore regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma, si presenta ai microfoni di Abruzzolive con le idee estremamente chiare e, nel rimproverare apertamente i suoi alleati di coalizione, non usa di giri di parole per esprimere un concetto che giorno dopo giorno, all’interno dell’opinione pubblica, si fa largo con sempre maggiore prepotenza: “ce la stiamo mettendo tutta per consegnare la regione al Pd o al M5s”.
Crede che nel weekend verrà ufficializzata la candidatura di Marsilio?
La situazione è questa: in settimana sarebbe dovuta arrivare l’ufficializzazione dal tavolo nazionale sul senatore Marsilio. Mi risulta, però, che questo non ci avverrà. Non ci sarà nessun vertice. So che ci sono stati colloqui telefonici tra i leader dei principali partiti. Aspettiamo, siamo in attesa. La mia sensazione è che, contrariamente a quanto detto e stabilito, non sarà una questione che si risolverà in questo fine settimana.
Il rischio non è quello di andare troppo oltre?
Si, il rischio c’è. Mi auguro solo che sia calcolato. Quello che ci interessa è poter sapere chi è che dovrà guidare la coalizione di centrodestra. Al di là di ciò, per quanto riguarda la Lega noi siamo in campagna elettorale da 15 giorni. Ho presentato le liste con quattro conferenze stampa provinciali. I mie candidati stanno lavorando.
Avete già un programma?
Il programma è già pronto ma per una questione di rispetto sto aspettando l’indicazione ufficiale del candidato governatore perché poi il programma della Lega dovrà essere implementato in un programma più ampio di sintesi dell’intera coalizione. Diciamo che siamo in dirittura d’arrivo. Ma ogni giorno che passa i tempi si riducono.
Il centrodestra abruzzese sembra appannato e in confusione. E’ realmente così?
In Abruzzo il centrodestra è in confusione, ma coerenza e rispetto per il tavolo nazionale sono le condizioni necessarie per andare avanti. Ammetto di esssere a disagio sul fatto che non c’è stato il via libera sul nome e non se ne conosco neanche le ragioni. L’unica cosa che possiamo fare è aspettare che si riunisca il tavolo e attendere l’ufficializzazione del senatore Marsilio o chi, in alternativa, si dovrà assumere la responsabilità di guidare la coalizione del centrodestra.
Nonostante quello che lei dice, ancora non vi è una reale ammissione sul fatto che non tutti siano d’accordo sulla candidatura di Marsilio.
Ho riconosciuto a tutti e tre elementi positivi e negativi. Morra sconta un’usura politica e viene da una debacle elettorale, anche se è un uomo che gode di rispetto e stima. Il dottor Foschi presenta inesperienza politica che però può essere sopperita mettendogli intorno una squadra. Rappresenta novità e discontinuità rispetto ai vecchi modelli politici. L’autorevolezza di Marsilio, in quanto fondatore di Fratelli d’Italia, senatore, uomo esperto in politica, sconta che avremmo oggettivamente preferito una scelta autoctona. Questa cosa per quanto riguarda lui è il messaggio più difficile da far passare all’elettorato. Vi sono state anche alcune scelte folli, sia da parte di Forza Italia che di Fratelli d’Italia, nel fare dichiarazioni e azioni e reazioni che hanno generato difficoltà nel centrodestra aquilano e in tutta la regione.
Tutto questo che lei dice cosa rischia di generare?
Dico semplicemente che ce la stiamo mettendo tutta per consegnare la regione al Pd o ai 5 Stelle.