Pescara. Nella serata di ieri, pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, fattivamente impegnate nelle attività di controllo del territorio pescarese, sono intervenute presso la centrale via Chieti a seguito di segnalazione al 113 di 2 persone moleste che stavano creando scompiglio.
Sul posto i poliziotti hanno riscontrato la presenza di 2 cittadini extracomunitari palesemente ubriachi, irascibili e molesti, i quali camminavano e si rotolavano a terra nel mezzo della carreggiata creando pericolo per la circolazione. I 2 stranieri, poi identificati per E.Q.K., 39enne e N.Y, 30enne, entrambi cittadini marocchini pregiudicati in materia di spaccio di stupefacenti e resistenza a p.u., furto, rapina e rissa sono stati bloccati dagli agenti che hanno subito la loro violenta reazione.
In particolare, E.Q.K. ha sferrato calci e pugni e ha opposto resistenza causando ad un poliziotto lesioni alla mano con prognosi di 16 giorni, rendendo quindi necessarie le cure presso il pronto soccorso. Il marocchino è stato pertanto tratto in arresto in flagranza di reato per resistenza e lesioni a P.U. e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa questa mattina di essere giudicato con rito direttissimo.
All’esito del giudizio dovrà essere sottoposto ad espulsione in quanto irregolare sul territorio nazionale. Il connazionale, regolare sul territorio nazionale, è stato denunciato a piede libero per resistenza a p.u..
Inoltre, sempre ieri, poliziotti della Squadra Volante, impegnati nell’ordinario servizio di controllo del territorio per la prevenzione e repressione del crimine diffuso, hanno rintracciato in via Secchia il pescarese C.M., 47enne già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia e per i frequenti allontanamenti volontari dalla casa familiare. Immediati accertamenti di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare che lo stesso, a seguito dei reati commessi (furti, truffe e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti), era destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pescara, essendo stato condannato e dovendo espiare come pena residua la reclusione per 2 mesi e 20 giorni. E’ stato pertanto tratto in arresto dalla Squadra Volante e condotto presso la locale casa circondariale.