L’Aquila. La regione Abruzzo ha inviato decine di migliaia di comunicazioni a tutti quei contribuenti che hanno omesso di pagare il bollo auto per gli anni 2015 e 2016, o che l’hanno fatto in maniera irregolare.
Già parlammo della problematica legata alle modalità di contenzioso (articolo qui), giacché da quest’anno non è più possibile rivolgersi agli uffici ACI o ad altre agenzie di pratiche auto per sistemare la propria posizione tributaria, ma la memoria può avvenire solo in forma scritta tramite email, pec o posta ordinaria, ma le proteste non finiscono qui, poiché alcuni utenti lamentano che siano stati inviati atti di accertamento per due anni, anziché uno solo come avvenuto negli ultimi anni.
Questa scelta, con molta probabilità, è figlia della sentenza della corte di cassazione n° 20.425, entrata in vigore il 25 agosto del 2017, che accorciava a tre anni la prescrizione del pagamento delle cartelle. Con l’invio degli atti di accertamento un anno prima del solito, anziché degli avvisi bonari come avvenuto sino ad oggi, la regione Abruzzo ha così evitato che le cartelle esattoriali del 2015 cadessero in prescrizione, ma in questo modo alcuni utenti si troveranno costretti a pagare sia l’annualità del 2015 che quella del 2016 nel giro di poche settimane, cosa che fino all’anno scorso, invece, non avveniva.