Sulmona. “Quando parliamo di ecomafia non dobbiamo dimenticare cosa c’è dietro e la ragione sottostante all’aggressione all’ambiente, cioè le regole del mercato”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sulmona, Giuseppe Bellelli nel corso del convegno su ecomafia e agromafia che si è svolto questa mattina al Teatro comunale di Sulmona, in occasione del seminario nazionale di criminologia, promosso nella giornata commemorativa delle Vittime del dovere.
“Il mercato impone l’aggressione all’ambiente per le generazioni attuali e future. Su questo fronte deve svolgersi l’attività investigativa, dalla produzione dei rifiuti e dei costi per lo smaltimento che spesso vengono attenuati da parte di chi li produce rivolgendosi alle mafie e alle associazioni criminali”. Il magistrato ha auspicato una maggiore
attenzione e sensibilità da parte della società civile e soprattutto delle forze dell’ordine verso i reati ambientali.
“Una società civile più sensibile e attenta all’ambiente, con una maggiore attenzione e tensione morale, senso
civico, è anche di stimolo alle forze dell’ordine e ai magistrati a ricercare notizie di reato, ad acquisire e
accertare fatti approfondendoli a livello investigativo e poi processuale”.