L’Aquila. Se ne parla da mesi ma ormai sembra cosa fatta. Giovanni Legnini, ex vicepresidente del CSM, entro la prossima settimana dovrebbe ufficializzare la propria candidatura a presidente della regione Abruzzo. Per scendere in campo si avvarrà, molto probabilmente, di un progetto civico.
Dalla sua parte penderà sicuramente gran parte del movimento di centrosinistra, determinato a riprendersi la regione dopo gli ultimi mesi in cui, dall’opposizione, sono piovute – e continuano ad arrivare, senza sosta – feroci critiche circa l’operato della giunta D’Alfonso, rea di aver gravato le quattro di numerose problematiche, tutt’ora irrisolte.
Quali saranno gli alleati di Legnini è ancora tutto da scoprire, anche se voci accreditate confermano la vicinanza del Partito Democratico, di Sinistra Italiana, Articolo1 – Dp, oltre che di associazioni ambientaliste molte attive sul territorio e che, nel loro piccolo, hanno peso nella strategia politica e, quindi, elettorale.
A sostegno dell’ex vicepresidente del CSM si vocifera anche di una lista di sindaci, il cui leader deve ancora essere svelato. Ruolo attivo dovrebbe averlo anche l’ex sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli che, anche per via della rinomata e, al tempo stesso, condannata, riforma sulla giustizia del vecchio governo Monti, in Abruzzo è riuscita a farsi conoscere ed apprezzare.
Tutte da sciogliere, invece, le riserve attorno ai nomi della sinistra più radicale e dei fedelissimi di D’Alfonso. Non ci resta che attendere, dunque, anche se ormai i giochi sembrano chiusi, tranne gli ultimi e inevitabili dettagli da limare. Per Legnini una coalizione civica al sapore di centrosinistra. Si, si può.