L’Aquila. Scatta una settimana decisiva per la destra abruzzese. I motivi, ormai, sono ben noti: l’affannosa ricerca, da parte di Fratelli d’Italia, del candidato presidente in vista delle regionali, la posizione sempre più isterica di Forza Italia, combattuta tra il dare ancora tempo alla Meloni per scegliere il nome o abbandonare il tutto provando a correre da sola, e poi, ancora, la rabbia della Lega, incredula nel dover essere lei a stare a guardare, nonostante sia il partito di coalizione con più voti in percentuale.
A ciò si aggiunga che escono fuori i primi movimenti civici che inglobano nomi di diverse estrazioni politiche, facendo, quindi, si che il cerchio attorno al rappresentante della coalizione di centrodestra si vada stringendo ancora di più.
Sono passati dieci giorni dal vertice romano tra i rappresentanti abruzzesi di Fratelli d’Italia e la leader del partito Giorgia Meloni e, alla luce del fatto che non ancora non sia stato trovato il nome giusto, il nervosismo tra le fila del partito e degli suoi schieramenti alleati cresce ogni giorno di più. E con esso la preoccupazione di non riuscire a costruire in tempo una campagna elettorale vincente.