Pescara. Antonio Sorgi, fino a due giorni fa direttore regionale della Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazione Ambientali, Energia, presidente del Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di impatto ambientale, commissario unico straordinario per l’avvio delle procedure di costituzione dell’Autorita’ per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani (Agir) la cui assemblea e’ costituita da tutti i Comuni della regione, è finito ai domiciliari. Nel corso delle indagini, portate avanti dal personale della squadra mobile di Pescara diretta da Pierfrancesco Muriana, e’ emerso che Sorgi di fatto e’ amministratore della societa’ “LT Progetti s.r.l.”, legalmente rappresentata dalla moglie, Lorella Crescentini, non indagata. La “LT Progetti s.r.l.” ha dato vita al “Consorzio Progetti & Finanza”, realta’ costituita d’intesa con la “Sincretica s.r.l.” e con la “Di Ferdinando Michele Costruzioni Generali srl”, i cui rispettivi direttori tecnici sono indagati, Giovanni Vaccarini e Antonio Di Ferdinando, e nei cui confronti il gip ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attivita’ professionali o imprenditoriali. Queste persone, oltre a essere soci in affari, secondo gli investigatori avrebbero costituito, promosso e organizzato con Antonio Giordano un’associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione e, segnatamente, quelli di turbata liberta’ degli incanti e corruzione, spiegano sempre gli investigatori. Attraverso Giordano, segretario della commissione aggiudicatrice nella procedura di gara del cimitero di Francavilla, e grazie a Roberto Olivieri, presidente della stessa commissione, dirigente del Servizio Attivita’ Produttive ed Urbanistiche del Comune, Sorgi e gli altri rappresentanti della “Consorzio Progetti & Finanza”, che ha partecipato alla gara finita nel mirino della magistratura, sarebbero riusciti a turbare il regolare svolgimento della procedura di gara, pilotandola a loro favore. Cio’ sarebbe avvenuto, per gli investigatori, anche attraverso la falsificazione di un verbale della commissione aggiudicatrice. Per questo motivo sono indagati anche gli altri due componenti della stessa commissione, sebbene nei confronti di questi ultimi il gip non abbia adottato misure cautelari. Si attende la decisione del gip in ordine alla posizione del presidente della commissione, Olivieri, per il quale la Procura aquilana ha richiesto la sospensione dai pubblici uffici. Nel corso delle intercettazioni telefoniche e’ emerso che uno degli indagati chiamava Sorgi “Re Sole”, tanta era la considerazione che aveva di lui e del suo potere. Due arresti ai domiciliari, dunque, e un appalto mandato a monte visto che il Comune l’ha revocato in autotutela. Oltre al dominus Sorgi, è stato arrestato Antonio Giordano. Gli investigatori della polizia, guidati dal capo Pierfrancesco Muriana, hanno intercettato telefonate e messaggi tra Sorgi e Giordano con il funzionario che anticipa notizie sull’appalto fino a rivelare anche il punteggio provvisorio: «Sulla ferita mi hanno messo in più due punti di sutura e un cerottino… settimana prossima li tolgono». Indagato anche il sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani insieme ad altre 10 persone nell’ambito dell’inchiesta ribattezzata “Re Sole” circa i lavori di ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare, un affare da 2,4 milioni di euro, poi annullati dalla stessa amministrazione per vizi di procedura.
“Ho personalmente denunciato per anni il ruolo svolto da Sorgi nella Regione Abruzzo. Ho chiesto innumerevoli volte le sue dimissioni e tutte le volte veniva fuori un amplissimo fronte di estimatori e sostenitori da Sel al PD fino all’apoteosi di Forza Italia che con Chiodi ne ha fatto una sorta di plenipotenziario. Se mi davano retta oggi probabilmente Sorgi non sarebbe oggetto di misure cautelari”. Lo afferma il Consigliere regionale Maurizio Acerbo, commentando l’arresto del dirigente della Regione Abruzzo. “Se confermate le accuse alla base dell’arresto di Antonio Sorgi – ha continuato – gettano un’ombra pesantissima sugli ultimi 10 anni di vita politico-amministrativa regionale. Non si tratta di un dirigente qualunque ma di uno degli uomini piu’ potenti d’Abruzzo che ha goduto della sponsorizzazione e della stima di centrodestra e centrosinistra che negli anni delle giunte Pace, Del Turco e Chiodi gli hanno progressivamente attribuito un ruolo abnorme. Per Rifondazione Comunista e gli ambientalisti piu’ seri per anni Sorgi e’ stato il ‘nemico pubblico numero 1′. Ricordo che Sorgi – ha concluso Acerbo – e’ stato gia’ oggetto di inchieste, anche derivanti da nostri esposti, come nel caso della filovia Pescara- Montesilvano. Finora se l’e’ sempre cavata come altri super-dirigenti della Regione. Non e’ detto che non ce lo ritroveremo candidato alle prossime elezioni”.
“L’Abruzzo si e’ svegliato con la clamorosa notizia dell’arresto dell’alto dirigente della Regione Antonio Sorgi a seguito di una inchiesta della Squadra Mobile della Questura di Pescara alla quale il WWF ha collaborato con un proprio esposto: decine di documenti per centinaia di pagine che hanno fornito agli inquirenti nuovi spunti e dettagli interessanti per il prosieguo delle indagini”. A qualche ora da quell’arresto il delegato regionale dell’associazione ambientalista, Luciano Di Tizio, torna sulla notizia per chiarire la posizione del WWF: “Al di la’ del nostro esposto, relativo soprattutto ad altre vicende con analogo svolgimento ma avvenute in luogo diverso rispetto a quella che ha portato all’arresto, ci preme porre l’accento sull’assurda gestione che c’e’ stata negli ultimi anni del Comitato per la Valutazione di Impatto Ambientale. Una gestione – ha aggiunto – che dovra’ essere profondamente riformata, a garanzia del rispetto delle leggi e dei diritti dei cittadini. Le singole responsabilita’ dovranno essere valutate dalla magistratura, ma quello che e’ emerso nell’inchiesta avra’ comunque conseguenze sul piano politico. Non bastera’ tuttavia cambiare le persone, scelta inevitabile e urgente, ma occorrera’ anche modificare le regole, perche’ nessuno mai piu’ possa essere considerato un “re sole”. I funzionari e i politici – ha concluso Di Tizio – sono al servizio della collettivita’ e non di se stessi, e perche’ questo semplicissimo principio abbia seguito occorrono normative chiare e tali da consentire una vera partecipazione e una vera trasparenza. E’ questo quello che il WWF Abruzzo chiede con forza al nuovo governo e al nuovo consiglio regionale”.