Pescara. Salta per difetto di notifica l’udienza davanti al gip del Tribunale di Pescara sull’opposizione alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta relativa alla propaganda elettorale per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, che vede coinvolti l’ex presidente della Regione Luciano D’Alfonso e l’ex segretario regionale del Pd Marco Rapino. E’ il secondo rinvio per difetto di notifica in questo procedimento. La vicenda nasce da una telefonata, dagli sms inviati sul cellulare personale e da una lettera di propaganda spedita a casa degli elettori sul referendum costituzionale. L’inchiesta ha preso il via da un esposto di Augusto De Sanctis per l’uso dei suoi dati personali e il coinvolgimento della Regione Abruzzo nella lettera.
“Il Giudice”, spiega Augusto De Sanctis, “ha rilevato che nel fascicolo non vi era la prova della ricezione della notifica da parte di D’Alfonso presso il suo domicilio. Il suo avvocato era in aula ma non ha potuto documentare l’avvenuta ricezione della notifica”. L’udienza davanti al gip Antonella Di Carlo e’ stata, dunque, rinviata al 7 febbraio 2019. In quella data si dovrebbe discutere la seconda richiesta di archiviazione depositata dal pm Salvatore Campochiaro, “a cui mi sono opposto nuovamente”, sostiene De Sanctis, assistito dall’avvocato Michele Pezone, “portando numerosi elementi”.