L’Aquilla: “Lolli si arrampica sugli specchi, se parla di 40 progetti restati fuori dagli appalti, allora non si parla di semplici 200 milioni, ma sicuramente di una somma ben maggiore”, ha dichiarato Fabrizio Di Stefano all’indomani delle dichiarazioni rilasciate dal presidente vicario della regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ai nostri microfoni.
“Se le somme sono state impegnate o consorziate, il governo non può ritirare neanche un euro. Che poi, di quei 200 milioni, una parte dovrebbero anche essere presi dalla regione lazio. Ulteriore scorrettezza è leggere nei comunicati che l’intesa c’è stata con la consigliera Marcozzi. Gli accordi si fanno con il governo regionale, non con un singolo consigliere. Il governo deve recuperare questi soldi dai fondi che sono bloccati e sono presenti nella Cassa Depositi e Prestiti”, ha proseguito Di Stefano.
“Resta il fatto che la messa in sicurezza delle autostrade è indispensabile, così come l’abbassamento delle tariffe di transito. Questo è il frutto del fatto che non c’è un governo legittimato. La regione Abruzzo è debole perchè non c’è un presidente della regione”.
“Dopo quattro anni non hanno saputo spendere un euro nè impegnare le risorse e l’esecutivo gli ha fatto uno sfregio istituzionale. Questo va riconosciuto. Ma è stato uno sfregio legittimato dal fatto che quelle risorse non sono state spese. Se fosse avvenuto l’opposto ciò non sarebbe accaduto”, ha concluso.