Teramo. “Una struttura sempre più importante e forte; un polo scientifico in grado di catalizzare le risorse e le progettualità del comprensorio per una gestione dell’Area Protetta sempre migliore”. È questa l’idea emersa dal tavolo di lavoro convocato dal Consigliere regionale Luciano Monticelli nella sede di Torre di Cerrano dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise ‘G. Caporale’, dove si sono ritrovati i Comuni di Silvi e Pineto, i vertici dell’IZS, la Provincia di Teramo e il Parco Marino del Cerrano per fare il punto della situazione sulle attività intraprese e impostare insieme quelle future.
“Ho voluto questo incontro – spiega Monticelli – perché la collaborazione fra IZS e Area Marina Protetta si è rivelata nel tempo una ottima sinergia in grado di dare vita a buone e fruttuose pratiche, soprattutto per ciò che concerne la ricerca. Per questo motivo, ci siamo riuniti in modo da rinnovare questo impegno ma, soprattutto, per partire da qui e allargare gli orizzonti”.
Confermata dunque la volontà, da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, di continuare la permanenza nella struttura Torre di Cerrano e la collaborazione con gli enti di riferimento, come deliberato dal Cda. “Una decisione – continua Monticelli – per la quale ringrazio il presidente Manola Di Pasquale e gli altri vertici dell’istituto. Ma non è tutto. In virtù di quanto sperimentato con la nascita della Biblioteca e del Museo del Mare, l’obiettivo è quello di definire nuovi progetti, perché la Torre di Cerrano continui a essere fiore all’occhiello del turismo sostenibile. Infine, dal canto nostro è stata messa anche in campo una ulteriore strategia, che vede coinvolti Provincia di Teramo e Regione Abruzzo nella volontà di utilizzare e valorizzare la struttura adiacente alla Torre, che sarà ristrutturata con fondi che stiamo cercando di individuare”.
“Quella dell’AMP – conclude Luciano Monticelli – è una realtà importante, vitale per un territorio come il nostro ed è necessario che, per questo motivo, si facciano sempre più frequenti iniziative di tutela, di conoscenza didattica e scientifica e di corretta valorizzazione di un patrimonio naturale di inestimabile valore. Oggi suggelliamo questa intenzione: la sinergia e il lavoro che metteremo in campo non potrà che migliorare quanto fatto finora”.