Giulianova. “L’estate 2018 per Giulianova è andata non bene ma benissimo”. Il sindaco Francesco Mastromauro esprime grande soddisfazione per il report del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo, anticipato tra l’altro da una testata giornalistica, relativo a presenze ed arrivi nei mesi di giugno, luglio ed agosto di quest’anno nelle località costiere della provincia di Teramo.
“Sono dati di massima in quanto alcune strutture non hanno ancora inviato le loro elaborazioni. Tuttavia il quadro delineato, per quanto provvisorio, conferma ciò che ho detto e ripetuto sinora. E cioè che Giulianova è schizzata in testa alla classifica confermandosi località turistico-balneare per eccellenza, con un aumento assai rilevante, in termini di arrivi e presenze, rispetto all’anno scorso. Considerato che il Teramano è turisticamente trainante rispetto al resto dell’Abruzzo, ne deriva che Giulianova ha un primato assoluto. E questi”, prosegue il sindaco, “sono dati non miei bensì della Regione. Quindi obiettivi e non controvertibili. Da ciò anche una riflessione che smonta le profezie di sventura: l’introduzione dell’imposta di soggiorno, almeno per Giulianova, non ha avuto alcun contraccolpo negativo in quanto si è al cospetto di un aumento rilevante sia di arrivi, cioè di turisti che hanno deciso di soggiornare nella nostra città, che di presenze, dato che rimanda alla notti trascorse sia negli hotel che nelle atre strutture ricettive complementari, dai camping ai B&B”.
In base al report della Regione, nell’estate 2018, infatti, Giulianova ha registrato un +8,4% di arrivi e un +10,4% di presenze, la migliore performance rispetto alle altre località costiere della provincia teramana. Martinsicuro ha avuto un +0,2 di arrivi e un -2,5 di presenze. Alba Adriatica +1,3% di arrivi e +5,2% di presenze. Tortoreto +2,4% di arrivi e +4,1% di presenze. Roseto degli Abruzzi -6,1% di arrivi e -2% di presenze. Pineto +7,6% di arrivi e +0,1% di presenze. Silvi, infine, +6,7% di arrivi e +4,1% di presenze.
Area ex Sadam. Il sindaco chiede la convocazione della Commissione urbanistica per esaminare la proposta di variante modificata ed adeguata alle prescrizioni dello scorso 11 luglio con partecipazione dei presidenti dei Comitati di quartiere Lido e Annunziata. Ieri, 3 ottobre, è stata protocollata la proposta di variante al piano di recupero dell’area ex Sadam da parte della Società Mare Blu S.p.a. La proposta contiene le modifiche richieste dall’Amministrazione comunale alla proprietà con nota dello scorso 11 luglio e segue la riunione tenutasi in Municipio il 2 ottobre scorso con i rappresentanti ed i tecnici della proprietà stessa alla presenza del sindaco Francesco Mastromauro, del presidente della Commissione urbanistica Gabriele Filipponi, degli assessori, degli esponenti della maggioranza consiliare e dei tecnici comunali.
“Una riunione positiva e proficua”, dice il sindaco, “giacché la proprietà si è adeguata alle prescrizioni finalizzate al rispetto dell’impianto contenuto nel Piano di recupero dell’area vigente dal giugno 2010. E quindi si al ripristino delle dimensioni della piazza sulla quale si affaccerà il nuovo teatro ed eliminazione del parcheggio che invece verrà realizzato più a sud. Si alla rinuncia del grattacielo di 47 metri di altezza ed ai relativi volumi. Si, ancora, alle due strade di penetrazione verso la ferrovia da via Trieste, che verrà oltretutto riqualificata mediante nuovi marciapiedi, un moderno impianto di pubblica illuminazione e relativi sottoservizi. Si all’accorpamento delle aree verdi per creare un grande parco. Il prossimo passaggio”, prosegue il sindaco, “deve essere quindi l’esame da parte della Commissione urbanistica per cui ho chiesto al presidente Gabriele Filipponi di convocarla dando la possibilità ai presidenti dei Comitati di quartiere Lido e Annunziata di presenziare in ossequio ai principi di trasparenza e di coinvolgimento che questa Amministrazione, tra le prime in Abruzzo, ha voluto anni addietro adottando lo strumento della democrazia partecipativa. Naturalmente”, conclude Mastromauro, “ho chiesto agli uffici di verificare la conformità di quanto indicato dalla proprietà nella proposta di variante non solo con le previsioni urbanistiche del piano di recupero vigente ma anche con quelle del Piano commerciale”.