L’Aquila. Emergenza lavoro e criticità finanziare sono i primi nodi che la regione Abruzzo deve sciogliere. Di questo ne abbiamo parlato con il senatore di Forza Italia Nazario Pagano.
Quest’oggi ha espresso le proprie perplessità circa l’attuale legge di Bilancio. Quali saranno, secondo lei, gli effetti che tale legge produrrà nelle quattro province?
Come ho detto, non sono favorevole a politiche di austerity: aumentare la spesa pubblica ha un senso, se lo si fa per rilanciare l’economia, attraverso, ad esempio, gli investimenti nelle infrastrutture o anche la stessa flat tax, che però così come concepita dal governo gialloverde, appare più come una semplice estensione del regime forfettario. Parlare di effetti sull’ Abruzzo è riduttivo: gli effetti graveranno su tutto il paese e senz’altro anche la nostra regione ne risentirà.
Il tema di questi giorni è il reddito di cittadinanza. E’ davvero applicabile in Abruzzo? Quali sono le sue considerazioni in merito?
Il reddito di cittadinanza, così come proposto, è quella che non ho paura a definire una misura assistenzialista dal sapore di mancia elettorale. Si doveva investire sul lavoro, allentare il cappio del fisco sulle imprese, investire in nuove grandi opere: questo avrebbe dato una vera stoccata alla disoccupazione. Disoccupazione che in Abruzzo è purtroppo molto alta. Io vorrei, per la mia regione come per l’Italia, che fosse data la possibilità a giovani e imprenditori, artigiani e professionisti di poter avviare o mantenere serenamente la propria attività, non fornire loro una sorta di elemosina di Stato.
Lei ha tassativamente respinto la candidatura di Pierluigi Biondi. Questo veto ha a che fare con la sua posizione di sindaco nel capoluogo di regione (con le criticità che la città ha) o è riconducibile a una valutazione meramente politica?
In verità è stata solo una semplificazione giornalistica, non c’è nessun veto. Ho solo espresso una considerazione politica tenendo conto delle esigenze della città de L’Aquila. Sarebbe a mio avviso un errore grave far sciogliere giunta e consiglio in seguito alle dimissioni del sindaco, aprendo la strada a un commissario prefettizio, tra l’altro a un solo anno di distanza dalla straordinaria vittoria elettorale.
L’onorevole Pd Camillo D’Alessandro ha definito come “squallido balletto” il toto candidato nel centrodestra, affermando, inoltre, che il vostro candidato proverrebbe da decisioni “romane”..
Sono convinto che il candidato sarà deciso a livello locale da una rosa di nomi che ci indicherà fratelli d’Italia. L’onorevole D’Alessandro, prima di pensare a noi, farebbe meglio a occuparsi delle condizioni in cui versa il Pd in Abruzzo.
Ritiene che sia Legnini del Pd il vostro vero avversario? O il Movimento 5 Stelle di Sara Marcozzi?
In base ai sondaggi che abbiamo il centrodestra unito risulta essere vincente.