Francavilla. Il sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani ha ritirato oggi le dimissioni presentate lo scorso 13 settembre per potersi candidare alla presidenza della Regione Abruzzo, pronto a ripresentarle il prossimo 6 ottobre alla luce della comunicazione del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, che fa seguito al parere dell’Ufficio Legislativo del Consiglio regionale, secondo cui i sindaci che volessero candidarsi all’Emiciclo devono dimettersi il 6 ottobre prossimo cessando da ogni funzione.
”La comunità di centrosinistra ha bisogno di più tempo per presentare un progetto e una candidatura credibili agli abruzzesi – dice Luciani. Nessun toto-nome né colloqui romani come invece vediamo accadere nel centrodestra, ma l’esigenza di approfondire progetti politici tra loro differenti, ma tutti certamente validi. Accolgo quindi l’invito a rimanere a disposizione della comunità in un momento in cui essa ha bisogno di tutte le forze presenti. Ai francavillesi chiedo qualche giorno di pazienza confortandoli sul fatto che neanche un minuto verrà perso affinché la squadra lavori nell’interesse della città. Sono frastornato dalle attestazioni di stima e dai contatti avuti con gli abruzzesi, non solo da parte del mondo politico ma anche da parte dei cittadini. Questo – aggiunge Luciani – ha aumentato il senso di responsabilità rispetto a tutta questa vicenda. Dal confronto con i miei interlocutori è emerso che una coalizione che voglia seriamente discutere del futuro debba
mettere in campo diverse ipotesi di candidatura, legate a progetti politici più che a soggetti. Quindi da un lato
una candidatura istituzionale, dall’altro territorio e innovazione”.
”Pensare che il cambiamento possa realizzarsi solo come alternanza di schieramento, è un concetto obsoleto. In una coalizione vasta esistono più anime e più professionalità capaci di un cambio di rotta. Esempio eclatante di questo aspetto è la mia città con la mi elezione a sindaco la prima volta, nel 2011, a seguito di un’amministrazione di centrosinistra giudicata fallimentare dagli stessi cittadini che poi mi hanno dato fiducia. Restringere la discussione a questo o quel nome è altresì riduttivo, pur comprendendo le esigenze di sintesi della stampa. Per fortuna nella coalizione vi sono molti interlocutori di statura e preparazione tali da essere tranquilli che, qualsiasi dovesse essere la scelta, sarà la migliore possibile. Occorre chiaramente altro tempo per non sbagliare. Per questo motivo mi è stato chiesto – conclude Luciani – , alla luce del parere dell’Ufficio legale della Regione, di prenderne altro. Sento l’affetto dei miei concittadini e sono certo che capiranno che qualche giorno di attesa è un prezzo non troppo elevato da pagare per stabilire il giusto futuro della nostra splendida comunità abruzzese”.