L’Aquila. “Una manovra demagogica e populista, che peserà sul futuro del nostro Paese e dei nostri figli, e che condannerà l’Italia e il nostro Abruzzo ad una crisi finanziaria profonda”. Con queste parole il Segretario del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene su la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, che indica un rapporto tra deficit e Pil al 2,4% e per tutti e tre anni gli anni 2019, 2020 e 2021.
“Quella che è stata ribattezzata la manovra del popolo, in realtà”, continua Di Sabatino, “è una roulette russa giocata sulla pelle degli italiani e degli abruzzesi, messa in campo solo per pagare una minima parte delle loro fanta-promesse elettorali. Promesse che, ricordiamo, dovevano essere pagate, secondo l’allora opposizione, oggi governo giallo-verde, tagliando gli sprechi. Ma oggi si accorgono che per realizzare reddito di cittadinanza, la flat tax e superare la Fornero non basta dichiarare di aver abolito i vitalizi, ma occorre indebitare il Paese, e quindi anche l’Abruzzo. Portare il deficit al 2,4 per cento del Pil per i prossimi tre anni significa tornare a far aumentare il debito e avvicinarci alla posizione dove era la Grecia quando iniziò a fallire”.
“La situazione”, conclude, “è ben descritta dal professor Marcello Messori, docente di Economia alla Luiss, che avverte: state scherzando con il fuoco e le conseguenze si vedranno presto sull’economia reale. Il denaro costerà più caro, accendere un mutuo sarà praticamente impossibile, ci sarà meno liquidità, si ridurranno gli investimenti, aumenterà il costo dei servizi e ci sarà un’ulteriore stretta sugli enti locali. È importante che gli italiani e gli abruzzesi sappiano, quindi, che l’irresponsabilità di Salvini e Di Maio rischia di compromettere definitivamente il loro futuro”.