Pescara. Confermare le 10 condanne per disastro ambientale per i veleni della discarica di Bussi sul Tirino (Pescara), dichiarando tutti i ricorsi inammissibili. È quanto ha chiesto il sostituto pg della Cassazione Simone Perelli nella requisitoria davanti alla quarta sezione penale, chiamata a decidere su 16 ricorsi degli imputati. Per il pg è da confermare la sentenza della Corte d’Assise d’appello dell’Aquila, che il 17 febbraio 2017 ha emesso 10 condanno per disastro colposo, nel processo sull’ex sito industriale Montedison, riconoscendo anche l’avvelenamento, ma dichiarando il reato prescritto.
Le condanne, che vanno dai 2 ai 3 anni, nella maggior parte dei casi a ex manager della Montedison, sono tutte coperte da indulto. In appello sono stato anche riconosciute delle provvisionali per i risarcimenti, che dovranno essere quantificati in sede civile. In primo grado la Corte d’Assise di Chieti, il 19 dicembre 2014, aveva assolto tutti gli imputati dall’accusa di aver avvelenato le falde acquifere, mentre il reato di disastro ambientale era stato dichiarato prescritto. L’udienza davanti alla quarta sezione penale, presieduta da Patrizia Piaccialli, prosegue con le arringhe di 27 parti civili, tra cui la presidenza del Consiglio, ministero dell’Ambiente, Regione e Provincia ed associazioni ambientaliste. Dopodiché parleranno gli avvocati degli imputati.