L’Aquila. G.D.P. e S.G. di 42 e 31 anni, sono imputati per la morte di Edmond Preka, il muratore 36enne albanese che l’8 marzo scorso e’ stato aggredito da tre cani mentre tornava a piedi a casa, lungo una strada di campagna. In base alla ricostruzione della Procura, l’uomo fu inseguito e aggredito dai Corsi, tento’ di difendersi, ma vistosi sopraffatto provo’ a fuggire finendo nell’acqua del ruscello, perse coscienza e mori’ annegato. I due coniugi, per i quali il giudice per le indagini preliminari ha disposto il giudizio immediato, proprietari degli animali, sarebbero responsabili in concorso nella mancata custodia dei cani che gia’ in passato erano sfuggiti al controllo della coppia.
Dalle indagini sarebbe emerso come la recinzione del cortile dell’abitazione della coppia non fosse stata nel tempo sottoposta ad adeguata manutenzione tanto che i tre molossi nel caso specifico erano riusciti a bucare una parte della stessa, riuscendo ad assalire la vittima che nel tentativo di sfuggire ai morsi dei cani era finiti nel ruscello. Lo shock e l’ipotermia gli avevano infine fatto perdere i sensi. Caduto di faccia in acqua era morto per annegamento. L’uomo era sposato con una connazionale e padre di due figli, una bimba di 5 anni e un bimbo di 8. Il processo per la coppia di padroni dei cani e’ stato fissato a fine gennaio del nuovo anno.