Lanciano. “Mi rincresce e addolora molto apprendere, come presidente dell’ordine regionale degli assistenti sociali, come professionista e come persona, del gravissimo episodio accaduto nel Comune di Lanciano ai danni di due nostre colleghe assistenti sociali nel pomeriggio del 13 settembre scorso in cui un uomo, unitamente alla moglie, stava svolgendo un incontro protetto per vedere le figlie.
Improvvisamente l’uomo ha avuto uno scatto d’ira e ha sbattuto un assistente sociale contro un muro, picchiandola ripetutamente al volto e allo stomaco e quando l’altra collega assistente sociale ha cercato di proteggerla, anche quest’ultima ha ricevuto un pugno violento. Le due colleghe ricorda la presidente dell’Ordine – Francesca D’Atri – sono state accompagnate dall’ambulanza del 118 al Pronto Soccorso di Lanciano e sono state poi dimesse, rispettivamente con 20 e 10 giorni di prognosi. Le coraggiose colleghe hanno prontamente querelato l’aggressore.
Tutta la comunita’ professionale e’ sconvolta e addolorata per questo grave episodio e ha manifestato vicinanza alle nostre colleghe. Confidiamo che la giustizia faccia il suo corso perche’ atti del genere non si possano e devono piu’ ripetere: e’ necessario, oggi piu’ che mai, da parte delle Istituzioni assumersi le proprie responsabilita’ e dare un segnale forte teso alla protezione e alla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
Purtroppo – prosegue D’Atri – mi rammarica constatare che noi assistenti sociali ogni giorno lavoriamo in situazioni di concreto pericolo per la nostra incolumita’ personale in quanto troppo spesso siamo vittime di minacce verbali e a volte anche aggressioni fisiche da parte delle persone che seguiamo nei percorsi d’aiuto, specie laddove c’e’ un mandato dell’autorita’ giudiziaria e le persone non si rivolgono spontaneamente ai servizi sociali.
Ci batteremo, come Consiglio dell’Ordine regionale, affinche’ le istituzioni competenti mettano in atto tutte le misure adeguate per poter fronteggiare e prevenire adeguatamente tali situazioni in modo da tutelare gli operatori e gli utenti che si trovano negli stessi uffici ad essere ‘spettatori’ passivi di tali episodi. L’Ordine Regionale, in raccordo anche con l’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali, ha attivato tutte le procedure previste per fronteggiare gli episodi di aggressivita’ ai danni dei colleghi e ha espresso tutta la propria incondizionata solidarieta’ e vicinanza alle colleghe”.