Chieti. Il cavalcavia numero 5 che attraversa il raccordo autostradale Chieti-Pescara, comunemente noto come Asse Attrezzato, all’altezza di località Dragonara “era da demolire già sei anni fa”. Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Daniela Torto sulla base del certificato di collaudo e idoneità statica del cavalcavia risalente al 2012 e commissionato dal Consorzio Asi Valpescara, proprietario dell’infrastruttura. La parlamentare fa notare che nel certificato si legge che il cavalcavia “non è collaudabile e non è staticamente idoneo. Pertanto si rende necessario che venga demolito nella sua interezza, in quanto non esistono le condizioni per interventi di riparazione e adeguamento strutturale e funzionale che possano riportare la struttura alle condizioni di progetto”.
“La storia del cavalcavia non è una novità”, dice l’onorevole Torto, “ma resto basita dalla lettura del materiale in mio possesso: il fatto grave è che tutti sapevano. Sapeva il Comune di Chieti, sapeva la Regione Abruzzo. Eppure si è arrivati al 2018 e quel cavalcavia è ancora lì. Dai documenti risulta, inoltre, che dopo una serie di interlocuzioni tra Anas e il consorzio, l’Anas ha deciso di intervenire per incrementare i livelli di sicurezza del cavalcavia. Sorge spontanea una domanda: questo ponte non era da demolire?”. Torto annuncia che invierà una richiesta all’Anas per conoscere quali interventi sono stati eseguiti e qual è il livello di sicurezza raggiunto. Il cavalcavia, chiuso da alcuni anni perché inagibile, è stato oggetto di una riunione in Prefettura a Chieti lo scorso 30 agosto, riunione alla quale ha fatto seguito la diffida del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, al Consorzio Asi a metterlo in sicurezza. Di Primio, nell’occasione, ha anche annunciato che, qualora il Consorzio Asi non fosse intervenuto, avrebbe chiesto all’Anas di chiudere l’asse attrezzato.