Pescara. “Riapriamo Pescara”. E’ la scritta che campeggia sullo striscione, che questa mattina ha aperto, a Pescara, il corteo partito da piazza della Repubblica con destinazione il Comune. La manifestazione di protesta e’ stata indetta da Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Casartigiani. Nel mirino alcune scelte dell’amministrazione comunale relative, ad esempio, al Piano parcheggi, alla Tares, alla chiusura di corso Vittorio Emanuele. Tra le questioni sollevate anche il rilancio del porto di Pescara, dell’aeroporto e delle ferrovie, la lotta all’abusivismo, gli interventi urgenti sulla rete fognaria. All’iniziativa hanno aderito circa 250 persone. Oltre a commercianti, artigiani e rappresentanti delle organizzazioni che hanno indetto la manifestazione, erano presenti anche alcuni consiglieri comunali dell’opposizione. “Il poco credito, l’eccessiva tassazione e la troppa burocrazia – ha detto Graziano Di Costanzo, direttore regionale Cna – stanno uccidendo le imprese. Contro queste cose richiamiamo l’attenzione delle istituzioni e della politica. Bisogna rimettere al centro l’impresa, perche’ e’ quella che crea ricchezza, occupazione e puo’ essere la vera chiave per lo sviluppo futuro di questo Paese e della citta’ di Pescara”. “Dopo la manifestazione di Roma – ha evidenziato Carmine Salce, direttore Cna Pescara – anche a livello locale si e’ sentita l’esigenza di manifestare il proprio disappunto rispetto ad una serie di scelte. A Pescara parliamo di scelte di natura organizzativa e di ristrutturazione della citta’ che si aggiungono alle grandi difficolta’ e disagi di una tassazione locale che ormai ha raggiunto livelli non piu’ sostenibili. Le imprese non ce la fanno piu’. Se si continuera’ ad applicare una tassazione completamente staccata dal reddito delle nostre imprese, i bilanci delle nostre imprese non saranno piu’ compatibili con le tasse locali e nazionali”.