Teramo. “La programmazione, la pianificazione e il finanziamento delle opere pubbliche non dovrebbero essere dettati da vicende dolorose e contingenti come il crollo del Ponte di Genova, noi, come immagino, tutti gli enti locali, siamo pieni di documenti di programmazione inviati al Ministero e alla Regione con puntuale indicazione di priorità e di costi. Vorrei solo ricordare che le Province restituiscono allo Stato oltre la metà di quello che incassano e che è evidente che opere, che siano strade o ponti, senza manutenzione ciclica e ordinaria sono opere che possono presentare dei rischi” così questa mattina il presidente Renzo Di Sabatino che insieme al consigliere delegato alla viabilità Mario Nugnes ha presentato una sintesi del report inviato al Ministero delle infrastrutture il 30 agosto scorso.
“Ad una richiesta generica abbiamo risposto con una relazione molto dettagliata su tutto il patrimonio stradale e sulle cosiddette opere d’arte, ponti e viadotti, versanti e scarpate, e se questo è stato possibile con un preavviso così breve da parte del Ministero è perché si tratta di un quadro che viene continuamente aggiornato dagli uffici” ha dichiarato Nugnes.
Il rapporto ha numeri importanti perché numerose sono le opere: 244 fra ponti e viadotti e 211 strade per 1500 chilometri, per la maggior parte in area pedemontana e montana. Per l’adeguamento (sismico e statico) dell’intero patrimonio sono necessari circa 1 miliardo e 700 milioni di euro. “molto più realisticamente mi accontenterei di 113 milioni di euro per le opere che riteniamo prioritarie” ha sottolineato il Presidente.
Nella relazione (oltre 180 pagine incluse le schede tecniche) sono stati presi in considerazione parametri di legge in ordine a: manutenzione ordinaria ciclica e manutenzione ordinaria non ricorrente: “quella per la quale si registrano le maggiori criticità per mancanza di finanziamenti ordinari” ha specificato Di Sabatino; poi la manutenzione straordinaria; i lavori di messa in sicurezza idrogeologica e infine, i lavori considerati urgenti in attesa di essere finanziati.
“Per quanto riguarda i ponti non possiamo individuare una o due particolari criticità, anche considerando i 21 interventi realizzati in questi quattro anni e i 15 milioni già investiti, ma abbiamo, invece, un programma complessivo di adeguamento statico e sismico visto che siamo in un terra che continua a tremare quotidianamente” ha detto ancora il Presidente. Sul ponte di Garrufo, finito in questi giorni agli onori della cronaca per un indice di vulnerabilità probabilmente datato: “Dalla nostra documentazione, anche per i lavori recentemente realizzati, a noi risulta un indice di 0,60”.
Infine una notazione sul Ponte di Castelnuovo e sui comunicati del consigliere regionale, Leandro Bracco: “Gli ho appena inviato una nota con i miei recapiti, l’ho invitato a venire a trovarci e a visionare tutta la documentazione in nostro possesso: è un’opera attenzione, complessa, che ha avuto tanti problemi e anche per questo mi sono rivolto ad un tecnico esterno per una valutazione complessiva di tutti i passaggi. Non voglio ombre e non voglio spendere nemmeno una lira di più di quanto dovuto”