Pescara. “Più che stare vicino alle famiglie, sin dall’inizio la Cirfood ha cercato di deresponsabilizzarsi, scaricando sull’acqua la colpa delle tossinfezioni registrate in giugno in bambini appartenenti a più scuole cittadine, con accuse senza fondamento, smentite anche dalla comunità medico-scientifica, che hanno solo contribuito a generare ulteriori allarmismi in soggetti già così provati dalle intossicazioni dei propri piccoli. Altro che vicinanza e collaborazione. Fino ad oggi non abbiamo ancora udito, peraltro, parole di scuse rivolte alle famiglie e alla città, a cui invece la ditta chiede un risarcimento a sei zeri, di cui nella nota diramata alla stampa però non parla. Oltre al danno, la beffa”. E’ quanto si legge in una nota stampa del sindaco di Pescara Marco Alessandrini unitamente all’assessore Cuzzi in seguito all’impugnazione del contratto da parte della Cirfood in seguito ai 200 casi di malori accusati dai bambini dopo aver mangiato nelle mense scolastiche.
“L’operato dell’amministrazione sul caso è giusto e operoso: stiamo lavorando per far ripartire un servizio di qualità, com’è giusto che sia nei confronti dei bambini, delle famiglie e dell’Ente che in questa vicenda è parte lesa. Siamo a buon punto sulle procedure e auspichiamo che la ristorazione possa ripartire nel mese di ottobre. Nella giornata di venerdì – prosegue il primo cittadino pescarese – incontreremo i dirigenti scolastici per aggiornarli sulla situazione, così come abbiamo fatto nella Commissione comunale di Vigilanza, condividendo con le famiglie ogni passaggio e studiando soluzioni di qualità e innovative, come il pasto da casa, che può rappresentare anche una buona prassi per modernizzare ulteriormente il servizio. Faremo tutto ciò che è possibile fare a tutela di tutte le parti lese da questa triste vicenda, non trascurando il grave danno di immagine per la città, balzata, suo malgrado, alle cronache nazionali”.